ENAV Spa, il cui core business, 100% delle azioni, è di proprietà del Ministero EF, risulta attualmente una delle più grandiSocietà partecipate e controllate dallo Stato. Operante in attività strategica e su scala europea e mondiale.
Negli anni duemila l’ex Ministro Tremonti prelevò 500 milioni di Euro dal Bilancio consolidato, per metterli a conto del deficit dello Stato.
Negli ultimi tre anni, sono state ridotte le tariffe di terminale e di sorvolo per favorire le compagnie aeree, in un periodo di crisi crescente, per volere del Governo, che hanno determinato un minore introito di circa 20 milioni di Euro all’anno,per gli anni 2011, 2012 e 2013. Non appare chiaro se le minusvalenze siano chiaramente riportate ed indicate nei relativi Bilanci, o meno.
Negli ultimi mesi, anche a seguito degli scioperi contro lo schema di privatizzazione del 49%, e subito dopo lo sciopero generale di USB del 24 ottobre, sono riapparsi diversi articoli di stampa, che rappresentano nitidamente la volontà del Ministero dell’Economia, di un ulteriore prelievo di 300 milioni di Euro, con stesse modalità e destinazione di quanto fece Tremonti.
Va da se che ENAV è un vero “gioiello di famiglia e cassaforte” non solo per i Trasporti, ma per tutto il cuore economico, produttivo e sociale del Paese. E che non può esser lasciato nelle mani di una classe politica arruffona e sprecona, quasi a salvadanaio di compensazione dei disastri economici e finanziari provocati in più di 20 anni. Nè tanto meno svenduto a cordate, lobby e potentati trans-nazionali o sovra-europei.
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