Il management di Meridiana sta inviando un nuovo “job posting” ai propri Piloti, nel quale si offre l’assunzione nella società AirItaly in cambio delle dimissioni dall’azienda.
Una scelta che, secondo l’USB, riporta le lancette dell’orologio ai primi di settembre scorso, rischiando di vanificare gli sforzi compiuti da parte di chi ha voluto fortemente aprire un dialogo sul futuro industriale di questa compagnia, dialogo che deve ancora concretizzarsi con il tavolo previsto in convocazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Non solo la comunicazione aziendale sul “job posting” arriva prima della convocazione da parte del Governo, ma parte dallo stesso giorno in cui il Tribunale di Tempio Pausania non accoglie la richiesta del PM di commissariare l’Azienda.
Un tempismo che appare davvero improvvido: sarebbe molto più ragionevole che il management utilizzasse lo stesso rispetto e la stessa cautela attuata dall’USB e da tutti gli altri sindacati sia nei confronti delle Istituzioni governative, chiamate a dare un forte contributo per la soluzione della vicenda, sia verso l’indagine promossa dalla Procura su come Meridiana sia stata trascinata sull’orlo del fallimento dai manager passati. Indagine che non risulta affatto conclusa.
Se si tenta di riproporre strategie vecchie e fallimentari, come quella dei licenziamenti coatti e della divisione dei vettori, il management Meridiana deve essere perfettamente consapevole che non avrà alcun accordo.
L’USB, che invece è fortemente impegnata a salvare questa compagnia, anche per creare un freno al disastro occupazionale di tutto il settore, ribadisce con chiarezza i tre punti della piattaforma: lista unica di Gruppo; reinternalizzazione di tutte le attività cedute o in via di cessione; accesso agli ammortizzatori sociali conservativi.
L’USB chiama quindi il personale di tutte le categorie del Gruppo Meridiana a preparare fin da subito un “Meridiana Pride”, una giornata di forte mobilitazione da tenersi a Roma in occasione del primo incontro al MISE.
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