Tetto di lettere in Sapienza occupato! dalle università di tutto il paese cacciamo il governo di tagli, guerra e precarietà.
ore 18:00 assemblea in atrio
Come studentesse e studenti universitari di Roma abbiamo deciso di occupare temporaneamente il tetto della facoltà di lettere Sapienza. Ci uniamo al clima crescente di mobilitazione in tutto il Paese e alle diverse scuole della nostra città che hanno occupato nelle ultime settimane per condannare le politiche del governo Meloni che oggi, con gli attacchi al mondo della formazione, con il sostegno al genocidio e alle guerre, con la precarietà e i tagli, con il ddl1660 e la repressione, vorrebbe rubare un futuro dignitoso alla nostra generazione.
Siamo stanchi di una ministra dell’università che continua a mentire agli studenti di tutta Italia. La Bernini sostiene che non ci saranno tagli alle università, ma mancano 700 milioni di euro al FFO rispetto all’anno scorso, mentre nei nostri atenei servono fondi strutturali per l’edilizia e ci si appresta a chiudere i corsi definiti “poco produttivi”. Sostiene di combattere la precarietà, ma in realtà distrugge qualsiasi figura contrattuale nella ricerca. Sostiene la libertà, ma militarizza gli atenei e la ricerca accademica, rendendosi complice del genocidio in Palestina.
Proprio oggi è previsto il voto al senato sulla riforma dell’accesso ai corsi di medicina. Ci dicono che elimineranno il numero chiuso, mentre sappiamo bene che la selezione verrà spostata dopo il primo semestre, incitando alla competizione tra studenti e creando enormi disagi senza un piano di potenziamento della didattica.
La ministra ha mentito ai suoi studenti quando ha promesso 60.000 nuovi posti letto in studentato mentre il suo governo dirottava i fondi PNRR su altri progetti, ma permetteva ugualmente ai privati di accaparrarsi i fondi pubblici per la costruzione di alloggi.
La nuova riforma del preruolo insieme a quella dei 60 CFU renderà sempre più difficile per tanti universitari l’accesso a un lavoro stabile e con paghe dignitose.
Il sistema universitario italiano continua a sprofondare sotto i colpi dei tagli, della aziendalizzazione e dell’integrazione con l’industria bellica, riflesso delle priorità di un governo che, attraverso il sostegno politico e militare di Israele, rischia di trascinarci verso una nuova guerra mondiale.
Facciamo appello agli atenei di tutta Italia: è ora di alzare la testa contro questa “ministra somaro” e il suo Governo. Lottiamo e rafforziamo ogni momento di mobilitazione da qui ai prossimi mesi: questo sabato nel corteo nazionale al fianco della Palestina e contro la complicità con Israele, nelle piazze contro l’autonomia differenziata e contro il DDL 1660, sosteniamo e siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici nella stagione di scioperi che si stanno moltiplicando in questo autunno, contro le precettazione e la repressione delle lotte, fino allo sciopero generale e generalizzato del 13 dicembre.
ORE 18.00, ATRIO DI LETTERE, ASSEMBLEA
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