Menu

Fiumicino. Passeggeri e lavoratori avvertono malori

 

USB: Urgente intervento delle autorità. Qualora la situazione dovesse persistere sarà costretta a denunciare i fatti alla Procura della Repubblica di Roma.

A seguito del grave incendio avvenuto nelle prime ore della mattina del 7 maggio l’aeroporto di Fiumicino sta vivendo uno stato di emergenza.

Rimangono difficili le condizioni d’impiego dei dipendenti impiegati nelle aree interessate dall’incendio. Nelle ultime ore molte ambulanze sono state coinvolte a seguito di malori dei passeggeri o dei dipendenti.

L’USB Lavoro Privato è venuta a conoscenza, che le autorità hanno dato indicazione ai dipendenti di uscire nelle aree esterne ogni ora, per quindici minuti, a causa delle polveri sottili che circolano nell’aria e gli aeratori spenti perché non sanificati e riattivati.

L’USB ha chiesto un intervento urgente alle autorità aeroportuali per porre i dipendenti in sicurezza per la tutela della salute e fa presente che qualora la situazione dovesse persistere sarà costretta a denunciare i fatti alla Procura della Repubblica di Roma.

La nota dell’Usb dopo l’incendio:

Fiumicino: i tagli alla sicurezza sono la vera causa dell’incendio

Ora subito un piano di salvaguardia per tutti i lavoratori coinvolti. 

L’incendio verificatosi nell’aeroporto Leonardo da Vinci il giorno 7 maggio nel Terminal 3 è stato domato dopo 12 ore, distruggendo un’ampia area comprendente negozi, sale passeggeri e bar.

Non disponiamo di impianti antincendio efficaci? E’ possibile che in un aeroporto internazionale di tale importanza non esista un efficace sistema di sicurezza? 

L’USB da mesi sta denunciando la carenza dei controlli sulla salute e la sicurezza dentro l’aeroporto ed il progressivo ridimensionamento del servizio di ispezione e vigilanza a causa dei continui tagli a Enac, l’Autorità di controllo dell’Aviazione Civile.

Queste ore sono sembrate una cronaca apocalittica di una giornata surreale, con passeggeri in attesa per ore tra la fuliggine e lavoratori all’ opera con una sforzo straordinario per svolgere le normali operazioni operative. Intere aree sono state interdette per il crollo e altre nonostante il ripristino delle operazioni sono praticamente inagibili soprattutto per l’aria irrespirabile.

Ma la sicurezza è l’ultimo dei problemi: per intervenire nelle zone colpite si stanno utilizzando i lavoratori senza la minima protezione, esponendoli alle polveri sottili e quindi in una grave situazione di pericolo per la loro salute. 

L’USB ritiene vergognoso che si possa esporre tali lavoratori ad una situazione così grave e per questo ha chiesto una verifica immediata agli enti preposti (il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL RMD, l’USMA di Fiumicino e la stessa ENAC) a tutela della salute e sicurezza del personale aeroportuale.

 

Nell’incendio sono andati in fumo centinaia di posti di lavoro: è urgente che il neo Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Del Rio, si faccia promotore di un tavolo di crisi per predisporre un piano di salvaguardia per tutti i lavoratori coinvolti nelle attività che ora rischiano la chiusura: non possono essere i lavoratori a pagare, ancora una volta, le responsabilità di altri.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *