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Sempre grave la situazione dopo il rogo a Fiumicino

“Nel giorno in cui il Ministro dei Trasporti Delrio, seguito dalla ossequiosa processione dei massimi dirigenti aeroportuali, fa la sua visita nel terminal 3 di Fiumicino devastato dal rogo del 7 maggio scorso, la situazione in cui i dipendenti sono costretti a lavorare continua a destare allarme”, è la denuncia di Guido Lutrario, dell’USB Lavoro Privato.
“Ogni giorno riceviamo continue segnalazioni di malori in servizio, certificati medici allarmanti e documenti che lasciano comprendere una situazione ancora molto grave, mentre ancora le autorità pubbliche non hanno certificato la salubrità delle zone aeroportuali già riaperte”, spiega Lutrario.
Oggi l’USB ha formalizzato al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, la propria posizione di forte critica al testo condiviso da Cgil, Cisl, Uil e Ugl e Istituzioni come Enac e ASL al termine della riunione del 12 maggio scorso, in cui si è definito un coordinamento e stabilite alcune procedure. Nel confermare la censura riguardo la procedura adottata dagli enti competenti nella gestione della situazione d’emergenza, in particolare l’eccessiva celerità nella ripresa delle attività, l’ USB ha ribadito la propria contrarietà su tre punti:

1. Il fatto centrale che la  Asl competente non abbia sciolto la riserva sulle condizioni di salubrità, rinviandola al termine delle verifiche tuttora in corso a cura dell’ARPA, cioè non prima della prossima settimana;
2. Il Coordinamento proposto, ancorché tardivo, non è dotato di reali poteri e lascia alle aziende che operano nel Terminal tutta la libertà di agire come credono;
3. Nel documento non vengono messe in luce quali sono le reali competenze e prerogative nella gestione dei casi di emergenza all’interno dell’aeroporto Leonardo da Vinci, ovvero, chi deve assumere la responsabilità della gestione e della informazione, avallando implicitamente l’operato tenuto dall’ENAC.

“L’USB non può coprire e avallare scelte e comportamenti che, allo stato attuale, devono essere ancora verificate da parte dell’autorità sanitaria pubblica e ritiene che il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori sia di prioritaria importanza. Di fronte al persistere delle condizioni di insicurezza che abbiamo riscontrato in questi giorni ci riserviamo di agire nuove forme di protesta e denunce agli organi competenti. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, conclude Guido Lutrario.

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