“Nonostante l’intervento dell’ Autorità di garanzia per gli scioperi, che per i disagi avvenuti durante sciopero dello 17 aprile scorso ha comminato ad Atac ad una sanzione di 10.000 euro, Atac continua a scaricare le colpe dei disservizi sui lavoratori, accusando i macchinisti della metro B di creare disservizi ad arte”, dichiara Michele Frullo, dell’USB Lavoro Privato.
“La dirigenza aziendale, e magari anche l’ex assessore Improta, dovrebbero invece chiedere scusa ai lavoratori e a tutti i cittadini romani – continua Frullo – riconoscendo le proprie responsabilità per i continui disservizi del trasporto pubblico nella capitale”.
“La verità è che Atac sta procedendo con il nuovo piano industriale ad aumentare i carichi di lavoro e a saturare i turni – evidenzia il sindacalista – disdettando tutti gli accordi dal 1962 ad oggi, ovvero 50 anni di contrattazioni e di lotte che vengono azzerate con un colpo di spugna. Si vuole sopperire alle carenze strutturali ed alla mancanza cronica di autisti trasformando lo straordinario in orario di lavoro ordinario ed aumentando le ore continuative di guida”.
“Si è ricorsi finanche a redigere un nuovo ‘Manuale dell’Operatore di Esercizio’, su cui l’USB ha presentato un esposto alle autorità competenti, che obbliga gli autisti a violare il codice della strada in presenza di anomalie nelle vetture, a discapito della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Una situazione paradossale e inaccettabile, contro la quale occorre condurre una battaglia non solo sindacale ma di civiltà”, conclude l’esponente USB.
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