All’IKEA di Roma sono all’8° giorno di sciopero. a Padova al 5°. in altri punti vendita impazza la protesta, con clienti solidali che mettono casino nei negozi e rendono difficile la gestione dei punti vendita.
Ora, cari compagni di FB, state sempre tutti a dire che i lavoratori non lottano, che gli scioperi non si fanno mai seriamente, che ci si muove troppo tardi. bene, ora abbiamo di fronte una lotta di migliaia di lavoratori decisi, l’unità sindacale, un fronte unico contro il padrone…
ClashCityWorkers
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Milano, Roma, Brescia: USB sostiene la vertenza e le lotte dei lavoratori IKEA
Roma – martedì, 18 agosto 2015
Dopo anni di arretramenti dei sindacati confederali, che hanno prodotto il crollo della maggiorazione domenicale e festiva (passata dal 130% di 25 anni fa al 30% per i nuovi assunti), Ikea ha disdetto unilateralmente il contratto integrativo.
Questo significa che, a partire da settembre, la maggiorazione per i giorni festivi e domenicali sarà solo del 15% (come previsto dal pessimo CCNL del commercio), e i premi mensili non saranno più automatici. In sostanza, per i numerosi dipendenti part-time del colosso svedese, vuol dire passare da uno stipendio di 700 euro ad uno di 500 euro al mese.
USB rifiuta la logica della riduzione del danno tanto, tanto cara a Cgil Cisl e Uil, e nello stesso tempo respinge l’uso dell’azienda del lavoro interinale per vanificare le proteste dei lavoratori, ovviamente mascherando l’azione antisindacale con “esigenze di copertura ferie personale”.
Si respira nell’aria la voglia dei sindacati amici di firmare un accordo al più presto, al prezzo di concedere qualcosa sulle maggiorazioni dei domenicali e dei festivi e di far passare senza resistenza la linea dell’azienda sul premio aziendale e la flessibilità interna.
USB non ci sta a veder sperperata la disponibilità alla lotta di queste donne e questi uomini, rilancia le mobilitazioni e prepara una contro piattaforma che sia reale espressione della volontà di tanti lavoratori che su tutto il territorio nazionale stanno producendo sforzi, pagati anche in termini economici.
Salario, abbattimento della precarietà, possibilità di passare dal part-time al tempo pieno, contenimento della discrezionalità delle direzioni, contrattazione dei tempi e dei turni, pari opportunità e, non ultimo, libertà di parola e di critica, queste sono le questioni in campo. Questioni difficilmente aggirabili e sulle quali siamo disposti a lottare.
Nel fare i complimenti alla nostra RSU di IKEA Carugate, sempre in prima linea nella protesta, e ai lavoratori tutti che hanno dimostrato capacità di lotta e di resistenza, lanciamo fin da ora una grande iniziativa per il 7 di settembre, durante il coordinamento nazionale delle Rsu a Roma.
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