Dopo 13 giorni di sciopero della fame nella quale hanno continuato a prestare servizio rispettivamente al pronto soccorso dell’ospedale “Perinei” di Altamura (Francesca Mangiatordi) e al 118 Alta Murgia barese (Francesco Papappicco), e dopo la riuscitissima manifestazione popolare a loro sostegno dell’8 novembre scorso, i due medici hanno sospeso lo sciopero della fame e sono tornati a casa.
Tutte le info relative alla loro lotta sono reperibili nel sito dell’Unione Sindacale Italiana ( http://www.usi-ait.org/). Quella che segue è la comunicazione di Francesca e Francesco pubblicata sulla pagina fb. #noiduecimettiamolafaccia.
L’Alba di un Nuovo Giorno di Democrazia in Terra di Murgia
Il Sussulto del Popolo
Sembrava che non aspettasse altro il Popolo Murgiano, un autentico, sentito seppur sopito desiderio di rivendicare Giustizia e Libertà. Non la parrucchiera o l’ortolano di fiducia come ebbe ad insinuare qualche malalingua ma un’intera Comunità. Gente venuta anche da lontano per sostenere una battaglia giusta, la nostra. Quella di due medici appassionati del loro lavoro, di due persone che credono nella dignità e nella responsabilità. Ha vinto la vera Democrazia, quella che avrebbe dovuto essere e che purtroppo non è più. Ha vinto il Popolo questa volta. Il Palazzo del Potere ne esce moralmente pesantemente sconfitto. Quest’ultimo potrà decidere qualsiasi sanzione per Francesco e non togliere la “censura” a Francesca ma a questo punto poco importa il suo giudizio. Il Popolo ne ha decretato l’assoluzione con formula piena e se è vero che il Popolo è Sovrano ci sembra che questo conti più di tutto. Ci hanno definiti esaltati, invasati, maldestri, poco strategici, esibizionisti “che cercano di farsi fare pubblicità sui giornali”. Le maledette malelingue e gli incapaci di ogni ordine e grado non potevano che sbagliarsi e perdere la faccia miseramente com’è scritto nel loro destino. Un destino triste quello dei pusillanimi, degli invidiosi, degli accidiosi, dei vigliacchi, dei plutocrati, dei perdigiorno, degli anonimi burocrati, dei ragionieri e dirigenti di Palazzo, dei prezzolati, dei saccenti, degli ignavi a digiuno di risposte.
Noi due ci abbiamo messo la faccia! Siamo partiti in due e siamo arrivati oggi in migliaia in tutta Italia a mettercela! Siamo riusciti a ridare al Popolo fiducia in se stesso e nelle sue potenzialità. Siamo riusciti a smascherare i “pigliainculo e quaquaraqua” di scisciana memoria.
Costoro potranno continuare a premiarsi, autocelebrarsi “senza contraddittorio”, autoreferenziarsi tra loro ma non potranno credere di aver vinto. Ha vinto la gente, abbiamo vinto noi e ieri lo abbiamo dimostrato. Non sono loro gli eroi della gente. Il Popolo ieri è tornato a riappropriarsi della sua identitaria Sovranità. Poco ce ne importa dei processi a porte chiuse. Ha giudicato la gente aldilà di ogni bieco tentativo di strumentalizzazione da parte di chicchessia e questo conta sopra ogni cosa.
Due settimane di digiuno, di sonno in obitorio su scomodi giacigli di fortuna, di turni di lavoro, di beceri tentativi di screditarci e imbavagliarci, di attacchi gratuiti non ci hanno affatto scalfito. Determinazione, temperanza, resilienza ci hanno accompagnati sin dall’inizio di questa vicenda.
Oggi è un gran giorno e il nostro tributo va a Tutti coloro i quali hanno creduto in noi. A Tutti, dai bambini agli anziani, la nostra incondizionata e più sincera gratitudine. A Tutti il nostro Saluto Libertario!
Torniamo finalmente a casa da Uomini Liberi. Termina lo sciopero della fame perché la gente ci ha saziati di Giustizia. La Libertà di Opinione, di Parola, di Scrittura, di Stampa, di Credo, di Espressione hanno ripreso il loro posto aldilà di ogni bizantinismo procedurale, sanzione e censura. Non termina qui però la nostra protesta: “ci sarà pure un giudice a Berlino”. Chi ha complottato contro noi due riaprendo la triste vicenda dei soccorsi ai feriti della strage dinamitarda di Altamura pagherà per gli errori e gli oltraggi commessi. Se ritardi e omissioni ci son stati qualcuno ne sarà chiamato a rispondere.
Questa mattina all’alba anche gli astri hanno tributato a questa Terra di Murgia il loro omaggio. Giove baciava Venere e la Luna salutava il Sole. Non poteva essere altrimenti.
Francesca Mangiatordi – Francesco Papappicco
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