Dopo 15 anni di impegno sindacale, la Fiom ha “licenziato” Sergio Bellavita. La decisione è stata formalizzata con un voto all’unanimità della segreteria. Ora Bellavita, che è anche membro del Direttivo nazionale della Cgil dove è il coordinatore della minoranza “Cgil che vogliamo”, nonché nel Comitato centrale e della direzione della Fiom, dovrà tornare nel suo luogo di lavoro di provenienza, la CEI di Anzola Emilia.
“Non è in discussione la qualità del lavoro che faccio (di quello che mi hanno consentito di fare avendomi tolto quasi ogni incarico) – si legge in un post su Facebook del profilo di Bellavita -. Ho persino messaggini in cui Landini si complimenta per la gestione di alcune vertenze. Vengo cacciato solo perché rappresento l’opposizione interna alla Cgil. Il dissenso che la Fiom e la Cgil hanno deciso di ridurre al silenzio, di espellere. Non possono più permettersi di misurarsi con la loro irrilevanza, con la loro crisi drammatica di risultati concreti”. Nel 2012 Bellavita fu estromesso dalla segreteria nazionale della Fiom.
“Landini ha riabilitato Sergio Marchionne e licenziato Sergio Bellavita – continua, Bellavita Ironizzando sul provvedimento che lo ha colpito -. Uno è diventato buono e l’altro è sempre stato cattivo. Anche questa è parte della pochezza di un segretario dispotico e arrogante che ha raccolto solo sconfitte e che lascerà solo macerie”.
Dura la reazione di Giorgio Cremaschi appena appresa la notizia: “Un atto di autoritarismo vergognoso segno della totale degenerazione del gruppo dirigente dell Fiom guidata da Maurizio Landini – ha detto a Controlacrisi -. Un atto che segue il procedimento di espulsione degli operai che lottano in Fiat. C’è un rapporto diretto tra la scelta di Landini di fare la pace con Marchionne, gli imprenditori e Fim, Fiom e Uilm e, dall’altra parte, quella di aprire la guerra all’interno della Fiom contro il dissenso. E’ una classica storia del trasformismo della sinistra. Si guadagna consenso presentandosi come amici del popolo e poi si usa quel consenso per diventare amici dei potenti”.
- controlacrisi.org
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Daniele
Nulla di nuovo sotto il sole: ieri Lama e l’FLM armato cacciato dall’Università di Roma, ora la CGIL fa tutto da sola e caccia chi non è prono alla bestia nera della sua stessa direzione, ha da passà ‘a nuttata…….
Giovanni
Landini distruttore del movimento operaio.Usa metodi antidemocratici per continuare a costruire la sua doppia immagine: difensore dei diritti per il pubblico,gerarca spietato nel sindacato.Dimissioni per i danni che ha causato a tanti lavoratori