Ieri 26 Aprile 2016 Mediaworld, la catena di elettronica che vanta di essere la 1 in Europa, ha annunciato la chiusura della solidarietà e una nuova apertura della mobilità.
Già negli incontri dei mesi scorsi aveva comunicato la chiusura di altri 2 negozi: il Saturn di Fiumicino e il Mediaworld di Marcon per i cui, l’azienda, non aveva dato certezze in merito alla possibilità di reintegro nei negozi limitrofi.
Al tavolo Nazionale di ieri ha annunciato con fermezza la necessità di Licenziare c.a. 500 lavoratori su territorio nazionale definendoli “Esuberi Strutturali” inutilizzabili nel loro piano di ristrutturazione.
Nelle dichiarazioni, l’azienda, è stata molto chiara se i lavoratori delle zone in esubero non accetteranno la buona uscita verranno comunicati trasferimenti vincolanti nei negozi su territorio nazionale dove, invece, c’è necessità di personale.
A questo punto l’obiettivo che l’USB aveva dichiarato da tempo ora è chiaro per tutti: Mediaworld ha deciso di liberarsi di quei contratti obsoleti vincolanti e con ancora qualche diritto che i lavoratori possono esercitare per passare ai contratti permessi dal Jobs Act e che gli concederanno un pieno sfruttamento della forza lavoro nelle domeniche, nei giorni di festa e nella gestione degli orari lavorativi.
I sindacati seduti a quello stesso tavolo si sono dimostrati non preparati alle scelte drastiche dell’azienda e hanno dichiarato l’indizione di sciopero per il giorno 7 Maggio, sperando in un passo indietro.
L’USB pur condividendo una mobilitazione, che proponeva ormai da un anno, resta sconcertata dalla scelta fatta, questo perché Venerdi 29 Aprile per Mediaworld parte il Sottocosto ma per i lavoratori proprio da li sarebbe dovuta partire la loro mobilitazione!
Quindi si continua a fare “falsa” opposizione per non contrastare troppo il padrone!
L’USB indice da subito lo stato di agitazione su territorio nazionale e chiede formalmente a tutti i lavoratori che hanno dato la loro disponibilità a lavorare il 1 Maggio di ritirarla formalmente già da oggi.
Lasciare i negozi chiusi è un atto di forza dovuto a chi sta dimenticando chi ha permesso che Mediaworld diventasse l’azienda leader del settore che è oggi.
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