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Genova. Privatizzazione strisciante per i vigili del fuoco

Le voci sono sempre difficilmente verificabili. Ma i fatti sono sempre chiarissimi. Un articolo apparso l’edizine ligure de La Stampa è arrivato a dare corpo alle voci, senza più alcun dubbio:

Rimane di stanza a Genova, dove finora era in uso ai Vigili del fuoco, ma è stato utilizzato pochissimo a causa degli alti costi. Per l’elicottero Agusta Westland A 109 Grand a otto posti acquistato dalla Fondazione Carige nel 2009 da Finmeccanica per 6 milioni e mezzo di euro e donato alla Regione, è arrivato il momento di entrare in azione e di essere impiegato per il servizio di elisoccorso regionale cui era destinato dall’inizio: il progetto originario prevedeva che dovesse decollare dall’aeroporto Clemente Panero di Villanova, ma a non essere mai decollato è proprio il progetto.

Grazie a un provvidenziale accordo siglato lo scorso settembre tra Regione Liguria e Regione Lombardia, il servizio di eliambulanza verrà assicurato grazie al ricorso a piloti lombardi. Il mezzo aereo dovrà ora cambiare colore: dal rosso del pompieri, cui era stato affidato diventerà bianco, visto che farà capo alla Regione e sarà più sostenibile nei costi orari.

Gli standard dei Vigili del fuoco richiedevano maggior personale; si parla di sette addetti: due piloti, un assistente, due tecnici di soccorso e due sanitari. Con la convenzione, che rilancia un servizio basilare, ne servirà di meno (tra quattro e cinque: un pilota, un tecnico verricellista, un medico e un tecnico del soccorso, cui si può aggiungere a seconda delle esigenze un infermiere o una altro tecnico).

L’elicottero si affiancherà così al mezzo che attualmente è messo a disposizione dei Vigili del fuoco per le emergenze sanitarie. L’A 190 Grand è una versione civile allungata dell’elicottero biturbina di Agusta Westland, società confluita in Finmeccanica. [e. f.]

“Gli standard dei vigili del fuoco” richiedono “troppo personale”. Che importa se quegli standard sono il frutto di secoli di esperienze accumulate grazie a paricoli, vite spezzate e salvate, sacrificio individuale e collettivo. I soldi e i costi debbono sempre venire prima. Dunque basta con questi “standard” di sicurezza e avanti con gli equipaggi allo sbaraglio…

La protesta dei vigili non si è fatta attendere. Stranamente, però, l0unico sindacato ad alzare la voce è l’Usb. Degli altri si è persa anche la voce…

Cittadini

il governo della Regione Liguria attua imperterrito la volontà di una politica centrale dettata dallo scopo di smantellamento del pubblico per privatizzarlo.

I contribuenti non devono e non possono subire queste scelte che ricadono inevitabilmente su una qualità di servizio scadente a causa del risparmio e del profitto introdotto nella scuola, nella sanità per concludersi nei vigili del fuoco.

Riteniamo inaccettabile privatizzare un servizio pubblico già in essere attraverso una convenzione con i vigili del fuoco, 118 e Regione Liguria; un servizio pubblico unico in Europa per la sua professionalità e versatilità di intervento.

In questa convenzione si svolge sia attività di puro soccorso che trasporto sanitario urgente chiamato eliambulanza. Occorre ricordare che l’elicottero Augusta A109S, menzionato dall’assessore Viale, il cui proprietario è la regione Liguria, era stato donato dalla fondazione Carige. La donazione prevedeva un ampliamento della flotta VVF, i corsi per piloti e tecnici e le spese di manutenzione a carico della Regione Liguria.

L’elicottero è da tempo dislocato presso una società di manutenzione in attesa dei fondi che non sono più arrivati dalla regione, con un notevole sperpero di denaro in quanto sono mezzi che più rimangono fermi più i costi lievitano.

Riteniamo grave la volontà politica di cedere in comodato d’uso l’elicottero a soggetti privati con piloti privati.

La privatizzazione di un servizio pubblico e soprattutto di questo servizio, non è mai a vantaggio del cittadino ma bensì dei soggetti imprenditoriali con l’obbiettivo del profitto causando un moltiplicarsi dei costi a carico del cittadino.

Tutta questa operazione è avvenuta tramite un articolo stampa nella piena omertà della politica e della nostra amministrazione, che sino ad oggi non ha mostrato nessun atto a riguardo. Occorre ricordare che l’elisoccorso ligure integrato, frutto di accordi risalenti agli anni 90, è stato menzionata livello europeo come un fiore all’occhiello in materia; l’unico hemst (helicopter Emergency medical service technical) realmente esistente. Un modello che dovrebbe essere esteso a tutto il territorio nazionale che, oltre a garantire un’alta professionalità, abbasserebbe i costi della pubblica amministrazione.

Lotteremo come lavoratori e cittadini affinché questo progetto non sia attuato e soprattutto affinché lo stato sociale rimanga un bene comune e non di imprese private.

USB FEDERAZIONE LIGURIA USB VVF LIGURIA

 

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