Menu

Lavoratori Tim in piazza

Manifestazione questa mattina a Roma, in Corso d’Italia, sotto la Direzione generale della TIM (già Telecom Italia), attuata da una delegazione USB Telecomunicazioni che ha protestato contro il mancato pagamento del Premio di Risultato ai lavoratori.

Tra le motivazioni della mancata erogazione, il non raggiungimento dell’EBTIDA (Margine operativo lordo) del 2015, le cui cause, secondo l’azienda, andrebbero ricercate nella voce “oneri di natura non ricorrenti”, che comprendono gli accantonamenti per i contratti di Solidarietà, i prepensionamenti art.4 della Legge Fornero, più l’acquisto di quattro  immobili con terreni e le diverse multe comminate dall’Authority delle Telecomunicazioni. A ciò si aggiungono le buone uscite e le buone entrate milionarie accordate al top management TIM vecchio e nuovo: tutti fattori che suscitano scandalo ed indignazione fra i lavoratori e le lavoratrici TIM.

L’USB Telecomunicazioni ha inoltre manifestato affinché anche alla Sparkle venga sottoscritto l’accordo per i prepensionamenti, come in tutte le aziende del gruppo TIM.

Nel corso dell’iniziativa è stato ottenuto un incontro con i vertici aziendali: la Dott.ssa Giovanna Bellezza e la Dott.ssa Roberta Cavuoto, delle Relazioni industriali TIM.

Durante l’incontro la delegazione USB ha avuto modo di esprimere approfonditamente le varie problematiche in atto. In primo luogo la diversità della costruzione del PdR e del MBO, il premio di risultato per i dirigenti. A questo proposito la delegazione aziendale ha precisato che mentre il Premio per i lavoratori è costruito sul margine dei ricavi della singola azienda, quello dei dirigenti, che invece è stato erogato, si basa sul margine dell’intero gruppo.

L’USB ha chiesto una soluzione che trascenda il mero calcolo aritmetico per attribuire ai lavoratori quanto realmente spettante. L’USB ha inoltre sottolineato il problema derivante dall’accumulo di multe milionarie da parte dell’Authority comminate sempre per le stesse fattispecie, da cui, ora più che mai, vengono danneggiati gli incolpevoli lavoratori.

La delegazione aziendale è rimasta indisponibile a soluzione a breve.

L’USB ha dunque evidenziato che non si adopererà per rasserenare il clima di forte indignazione diffuso fra i lavoratori e che terrà alta la mobilitazione, avviando nei prossimi giorni assemblee nei luoghi di lavoro.

L’USB Telecomunicazioni pretende che venga restituito il maltolto ed invita i lavoratori e le lavoratrici a lasciare i sindacati complici, che fra l’altro non si sono opposti al mancato pagamento del PdR e che ormai rappresentano soprattutto gli interessi aziendali.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *