Segnali importanti di ripresa della lotta per la riconquista dei diritti e del contratto emergono nelle ultime settimane in Emilia Romagna.
Un primo inportante segnale arriva dalla GD, azienda leader nelle macchine per la produzione e confezionamento di sigarette, filtri, altri prodotti del tabacco. Un’azienda a forte sviluppo tecnologico, che sta investendo molto su innovazione e sviluppo, con sede principale a Bologna e filiali sparse in tutto il mondo. A fine settembre qualche decina di lavoratori si affacciarono all’USB, per socializzare il malessere ormai esasperante nato intorno alla questione della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, gestita nell’ultimo anno e mezzo in modo poco trasparente dalle segreterie di Fim Fiom e Uilm. Nelle settimane seguenti si è formato un comitato per il NO partecipato da piu di 180 lavoratori, determinati a contestare diversi punti previsti nell’accordo, dal blocco del contratto fino al 2021, alla gestione dei premi di produzione e delle trasferte, alla mancanza di presa di posizione rispetto al processo di esternalizzazione che l’azienda sta comodamente mettendo in programma.
Il dibattito tra le parti sindacali e i lavoratori ha portato all indizione di un referendum, che ieri ha visto passare il nuovo accordo integrativo firmato dai confederali per soli 27 voti, spaccando in due, di fatto, l’azienda. Su 1800 aventi diritto, il 48.43%, senza contare che come dichiara l’USB e il comitato del NO in GD, “non sono stati conteggiati i voti di chi era impegnato all’estero… Su circa un centinaio di trasfertisti sono stati raccolti 55 voti, tutti contrari, ma nessuno di questi è stato valutato.” Un risultato che, sebbene abbia registrato la vittoria risicata di CGIL CISL e UIL, ha decisamente espresso “il dissenso enorme dei lavoratori nei confronti di una gestione proprietaria e autoritaria della trattativa” e promette battaglie per il prossimo futuro.
Altro caso interessante arriva dalla Marcegaglia di Ravenna, il più grande stabilimento metallurgico europeo e importante polo logistico per tutte le attività industriali e commerciali della sua filiera produttiva. Dopo tre mesi di battaglie per migliorare le condizioni di sicurezza e dell’ambiente di lavoro, USB incassa un risultato sorprendente alle elezioni per il rinnovo delle RSU conclusesi ieri, diventando il secondo sindacato rappresentato in azienda. A soli tre mesi dall’entrata di USB in Marcegalia, la sua crescita è stata esponenziale, e il risultato di queste elezioni non fa che riflettere la necessità dei lavoratori di dare “finalmente voce ai propri bisogni e interessi, dopo troppi anni di passività e complicità dei vertici di FIM FIOM UILM”.
Per ascoltare le interviste ai lavoratori che sono andate in onda su Radio Città Aperta cliccare sui link elencati qui sotto:
Intervista a Sergio Bellavita dell’esecutivo nazionale USB.
Intervista a Andrea Belletti del comitato per il NO.
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