Menu

Trieste: Gli operai occupano la Redox da una settimana

Continua decisa l’occupazione dello stabilimento Redox. I lavoratori non cedono di un millimetro e non intendono riprendere il lavoro fino all’accettazione delle loro richieste.

Dal 29 novembre la fabbrica è stata occupata dai avoratori da mesi senza stipendio a cui azienda e sindacati complici proponevano un “affitto” d’azienda in cui bisognava calarsi gli stipendi, passare col jobs act e rinunciare al TFR. Il più ignobile dei ricatti a persone che vogliono solo lavorare.
L’Usb sostiene questa lotta per la dignità del lavoro e per dire ancora una volta che quando i lavoratori decidono di protestare per ragioni giuste, non c’è nulla che tenga.
L’invito è andare a solidarizzare con i lavoratori della Redox in via Muggia 9 (zona industriale attaccato a Bonbon). La città si stringa attorno ai lavoratori che hanno il coraggio di lottare e di dire di no!
A quelli che li accusano di essere irresponsabili e a chi accusa U
sb di “gettare il bambino con l’acqua sporca” Sasha Colautti (Usb) risponde:
“Fatevene una ragione il vento è cambiato. I lavoratori hanno capito che un lavoro da solo non basta, devono esserci anche i diritti. Non tutto può essere accettato nel nome di un posto di lavoro”.
I lavoratori chiedono gli stipendi arretrati, chiedono di passare nella nuova azienda senza Jobsact, senza tagli unilaterali agli stipendi.
Restano in attesa risposta da parte delle aziende coinvolte dalla vicenda.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *