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LSU/ATA. Sta finendo il tunnel di anni di precarietà e bassi salari?

Il calvario di anni e anni di precarietà e bassi salari per migliaia di persone mascherati con i Lavori Socialmente Utili forse è finito. La riunione delle Commissioni Cultura/Istruzione e Lavoro della Camera in seduta congiunta, ha approvato la risoluzione n. 37 che impegna il Governo a mettere fine a 20 anni di precarietà e sfruttamento nelle scuole a danno di oltre 12.500 lavoratori ex LSU e Storici che nelle istituzioni scolastiche svolgono mansioni di ATA, alle dipendenze di cooperative e consorzi che in due decenni si sono arricchiti a danno della qualità del servizio e delle lavoratrici e dei lavoratori, con casi eclatanti di mancati pagamenti dei salari, come nel caso del Lotto 5 del Lazio con mancata retribuzione da oltre 10 mesi.
L’Unione Sindacale di Base, e ancor prima RdB e SdL, fin dall’inizio ha denunciato con libri bianchi e segnalazioni all’ANAC, il malgoverno e a volte anche il malaffare che si celano dietro questi appalti, caldeggiati da tutto il mondo imprenditoriale e cooperativistico sostenuti dai sindacati  CGIL CISL UIL, sia del comparto scuola che del settore privato, ognuno per i propri interessi di bottega.
Oggi, questi ed altri della stessa risma tentano di appropriarsi di questa prima vittoria ottenuta da USB con decine di manifestazioni locali e nazionali, ai ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, alle Prefetture, alle Regioni, in perfetta solitudine e sbeffeggiati da chi per anni tentava di seminare sfiducia e sconforto tra gli ex LSU/ATA e Storici.
All’onorevole Luigi Gallo, deputato del M5S,  inviamo un doveroso riconoscimento per essersi battuto in tutti questi anni, spesso al nostro fianco,  per mettere fine ad uno spreco di risorse pubbliche   e ad una condizione delle lavoratrici e dei lavoratori che definire non dignitosa sarebbe poco.
Sappiamo che per il risultato definitivo, l’internalizzazione del servizio e l’assunzione diretta degli ex LSU/ATA e Storici, saranno necessari altri passaggi, ma quello di oggi è già un passo avanti importantissimo.

 

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