Il Tribunale del Lavoro di Roma ha accolto totalmente il ricorso promosso dai legali di USB sull’illegittimità dei licenziamenti dei lavoratori SKY di Roma, ordinandone la reintegra nella sede romana e alle stesse mansioni. Una doppia vittoria per l’Unione Sindacale di Base, che vede tra i reintegrati anche un proprio RsA.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E le prime tre sentenze a favore di altrettanti lavoratori licenziati lo scorso anno, assistiti dai giuslavoristi Pierluigi Panici e Carlo Guglielmi, parlano chiaro: secondo il giudice Giovanna Palmieri i licenziamenti sono nulli per illiceità del motivo, per violazione dei principi di correttezza e per illegittima applicazione dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare previsti dalla legge 223/91.
Le sentenze accolgono totalmente il ricorso dei primi tre tecnici di Sky Tg24 (due montatori e un operatore di ripresa) che hanno impugnato il licenziamento: uno dei tre è rappresentante della RSA USB.
Per loro il benservito era arrivato un anno fa, in seguito alla decisione della tv satellitare di trasferire ‘a modo suo’ una parte del canale a Milano, liberandosi di decine e decine di lavoratori come fossero carta straccia, in sprezzo della legge e della Costituzione e nel silenzio tombale dei sindacati confederali.
Le ragioni della Giustizia hanno prevalso su quelle dell’arroganza di un’azienda che macina sempre più utili e non si accontenta della fatica dei suoi dipendenti, ma vuole disporre quando, dove e come vuole anche delle loro stesse vite e di quelle delle loro famiglie. La lotta continua, a testa alta.
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