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Prato. Pesanti sanzioni contro i lavoratori per un picchetto. La legalità si accanisce contro la giustizia

Quarantuno mila euro complessivi di sanzioni per un blocco stradale durante una vertenza sindacale. Sono ben ventuno multe, fra i 1000 e i 4000 euro, quelle notificate ai lavoratori che lo scorso 16 ottobre a Prato  hanno partecipato ad uno sciopero indetto dal Si Cobas alla tintoria Superlativa.

Le sanzioni sono state emesse dalla Questura di Prato, che per la prima volta in Italia ha applicato il secondo Decreto Sicurezza voluto da Salvini per sanzionare il “blocco stradale”. E’ indubbiamente un bruttissimo segnale contro tutti i lavoratori che lottano per i propri diritti.

Tra i multati, oltre ai lavoratori in sciopero della Superlativa, ci sono i colleghi di altre aziende e anche due studentesse delle scuole superioridi Prato che avevano portato la loro solidarietà agli operai che protestavano per le condizioni di lavoro nell’azienda, la cui attività è stata sospesa più volte negli ultimi anni per lavoro nero e irregolarità varie.

“L’applicazione del Decreto Salvini contro le legittime proteste dei lavoratori – si legge in una nota del sindacato Sicobas – è un campanello di allarme sullo stato di salute delle libertà democratiche sul nostro territorio. Ancora più grave che questo accada andando a “sanzionare” lavoratori in sciopero che non recepiscono retribuzioni da sette mesi e sono impegnati nella denuncia di situazioni gravissime di sfruttamento ed illegalità imprenditoriale che purtroppo contraddistinguono ancora il distretto pratese. Dalle misure di vero e proprio razzismo istituzionale alle misure di limitazione del diritto di dissenso, il Decreto Salvini porta avanti una e vera e propria guerra ai più deboli in nome di una presunta “sicurezza”. Lavoro nero, turni di 12 ore al giorno per sette giorni la settimana, negazione di diritti elementari come quelli alla malattia e le ferie, paghe da fame che si spesso non superano i 1000 euro: questa è la realtà contro cui i lavoratori colpiti dalle multe si stanno battendo.

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Contro questo accanimento poliziesco e istituzionale contro i lavoratori in lotta ha preso posizione Potere al Popolo di Prato.

PACCO di NATALE con oltre 80mila€ di multa dal ministero degli interni ai lavoratori.

Dopo lo sfruttamento, i ricatti, le ritorsioni, le cariche e le denunce,
lo Stato reprime la protesta dei lavoratori con i dispositivi del decreto (in)sicurezza targato Salvini; e si schiera con gli sfruttatori.

Il messaggio di fondo è infatti quello di reprimere chi si ribella a condizioni di lavoro degradanti e insostenibili, fungendo da braccio armato di chi discrimina e spreme gli operai.

La libertà di sciopero è un diritto costituzionale, gravemente compromesso da simili ritorsioni.

Chi denuncia condizioni di lavoro ingiuste rischia molto, a beneficio dell’intera classe lavoratrice e della collettività.
E con simili provvedimenti viene colpito due volte.

QUANDO LA LEGGE È INGIUSTA,LA RESISTENZA È UN DOVERE.

SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI COLPITI dalla REPRESSIONE.

ABOLIZIONE DEI DECRETI SALVINI!

Potere al Popolo Prato

 

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