Sui facchini della logistica della Carrefour di Chignolo Po, è stato raggiunto un accordo sofferto, che vede aumentare l’indennizzo ai 4 facchini licenziati da 0 a 24 mesi, oltre al diritto alla Naspi, il ritiro delle sanzioni e delle denunce ai lavoratori in sciopero, il riconoscimento pieno dell’USB in azienda, la fine di ogni violazione contrattuale e contributiva, la sconfitta del teorema repressivo che si stava mettendo in piedi anche grazie a pesanti complicità sindacali.
L’assemblea a cui hanno partecipato non solo i lavoratori ma tutti i soggetti che hanno contribuito ala positiva conclusione della vertenza, ha valutato con soddisfazione la conclusione dell’accordo.
Per sbloccare la vertenza Carrefour di Chignolo Po e costringere la cooperativa Zero70 all’accordo ci sono voluti ore di confronto, 11 giorni di sciopero arrampicati sugli scaffali a 12 metri di altezza, l’ingresso nella lotta delle famiglie dei lavoratori che con donne e bambini – la più piccola di soli 14 giorni – sono stati i veri protagonisti della svolta, oltre alla vasta solidarietà sociale e politica che ha visto ad esempio i giovani di Radio Aut di Pavia sempre presenti al presidio.
Rimangono in piedi ovvviamente tutte le segnalazioni avviate dalla USB alla Guardia di Finanza, all’Ast, all’ITL sulle irregolarità amministrative e contabili della cooperativa.
La manifestazione di sabato 22 alle 17 a Pavia davanti al Carrefour H24 di viale Matteotti 53 (piazza Petrarca), dopo un primo divieto della questura adducendo motivi legati al Covid-19, si trasformerà quindi in una festa in cui la determinazione, la solidarietà, la resistenza che hanno consentito la positiva conclusione della vertenza Carrefour saranno posti al centro, perché senza di esse raggiungere questo risultato sarebbe stato impossibile.
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