La vicenda dell’aumento di stipendio del Presidente dell’INPS è emblematica dello stato di qualunquismo e populismo che ormai si sta affermando in Italia grazie a un numero sterminato di mass media che, pur di attrarre qualche consenso e lettore, sparano a palle incatenate su tutto e tutti.
L’ INPS, di cui Tridico è presidente, è un Ente di importanza strategica per il Paese, gestisce un bilancio che è secondo solo a quello dello Stato ed è, volente o nolente, un baluardo nella difesa del welfare.
Per chi fa finta di dimenticarlo ricordo che gli emolumenti dei presidenti degli Enti pubblici non li stabiliscono gli interessati, ma una legge dello Stato e che quindi il provvedimento adottato dall’INPS è la diretta conseguenza dell’applicazione di una legge.
Ho quindi come l’impressione che il can can scatenato intorno al provvedimento sia dettato dalla volontà di togliere di mezzo dalla guida dell’INPS un personaggio che, in questo limitato periodo di tempo, si è distinto per la sua strenua difesa dei compiti istituzionali dell’Ente, per le sue posizioni certamente sgradite a Confindustria sul reddito minimo, sugli ammortizzatori sociali, sulla riduzione dell’orario di lavoro e cercando di far fronte a tutti gli adempimenti straordinari richiesti all’Istituto previdenziale dall’emergenza Covid nonostante la drammatica mancanza di personale.
Per di più, guarda caso, l’attacco prende corpo proprio mentre segretari generali di CGIL, CISL e UIL chiedono al Governo di riesumare il trucco del silenzio-assenso per scippare ai lavoratori il TFR/TFS da dirottare a quei fondi pensione negoziali, nei cui Consigli di Amministrazione siedono proprio loro e mentre si sta discutendo di una ulteriore modifica restrittiva del sistema pensionistico pubblico.
Mi viene il dubbio quindi che l’oggetto reale degli attacchi in corso non sia lo stipendio del Presidente dell’INPS, che mi sembra – nonostante tutto – ancora compatibile con i compiti del suo mandato e delle sue funzioni, ma la non acquiescenza di Tridico alle manovre in atto per continuare nell’aggressione al sistema previdenziale pubblico e al welfare.
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Dello stesso tenore anche due tweet di Marta Fana, apprezzata analista delle politiche sociali:
Ma dite, come mai lo stesso accanimento non avvenne e continua a non avvenire nei confronti dell’ex presidente Inps Boeri che fin da subito percepiva la stessa cifra? 103mila di base + 45mila di benefit.
Lungi da me giustificare qualsiasi aumento di stipendio dirigenziale oggi, però se @repubblica diffonde una notizia falsa, smentita da @INPS_it ufficialmente, bisognerebbe da giornalista cercare fonte e solo poi parlare. Altrimenti non è giornalismo.
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Antonella
Non si può commentare la sua Bravura … è l’unico che in Italia è riuscito ad avere un aumento di stipendio , perché a noi Italiani non Insegna come fare arrivare la cassaingrazio senza difficoltà lui è esperto in questo.Non è solo vergognoso ma è senza un minimo di dignità nei confronti degli Italiani.
Vincenzo
Antonella, dici sciocchezze e dimostri di non aver capito nulla di quello che c’è scritto nell’articolo e di quello che sta succedendo. E poi: primo, lo stipendio di Tridico non lo decide Tridico ma il Ministero del Lavoro e quello dell’Economia; secondo: Tridico non ha avuto alcun aumento di stipendio ma sta solo percependo quanto gli è dovuto e comunque inferiore a quanto dovrebbe percepire; terzo: il Presidente del più importante istituto di previdenza guadaganava meno di un direttore di supermercato; quarto: la cassaintefrazione dipende dalle Regioni, ed ecco il giochetto sporco politico: le Regioni rallentano le procedure per la cassaintegrazione ma attraverso i loro scagnozzi giornalisti fanno credere che sia il Governo a bloccarla, ed ovviamente con chi sw la prendono i lavoratori? Con coloro che ritengono essere responsabili: Inps e governo! Hai seguito lo scandalo delle cassa integrazione in Sicilia? Gli uffici preposti avevano chiesto 10euro per ogni pratica da inviare al Governo, chi non pagava si vedeva negato il diritto alla cassa. Ecco, questo accade! Quinto: la “colpa” di Tridico è quella di non essersi piegato a quel sistema marcio che vorrebbe gestire l’Istituto di Previdenza; la colpa di Tridico è quella di aver denunciato i parlamentari che si intascavano i 600 euro del bonus-covid; la colpa di Tridico è quella di aver scoperto che 2000 aziende frodavano l’Inps e dunque lo Stato; la colpa di Trdico è quella di essere una persona onesta e perbene. E che sia chiaro: chi ha precesuto Tridico prendeva il triplo dell’attuale.presidente dell’inps, Mastrapasqua era arrivato a 1,3 milioni di euro!!! Ripeto: 1,3 milioni di euro! Chiediti perchè mai si è interessato ai passati emolumenti dei presidenti dell’Innps!!! Attenzione a non credere a tutto quello che si inventano perchè un giornalismo di mercenari sta riuscendo nell’intento di trasformare delle persone perbene in criminali e dei criminali in persone perbene. Prima di giudicare, vai in fondo alla verità o ci piegheranno sempre!!!
Roberta Pantano
Mastrapasqua aveva 22 incarichi (tra cui l’Inps) e perciò percepiva 1,3 milioni di euro!!! Rimane sempre un’oscenità!
Andrea Bo
Grazie Vincenzo.
Anna Macchioni
Sono del tutto incompetente di questa materia, ma penso che, comparando l’ufficio di questo signore col compenso che gliene tocca, sia facilissimo capire che gli spetta, e che sono parecchi quello che parlano perché hanno la bocca.
Maria Rosaria Mariniello
In parole povere, Tridico è un personaggio scomodo, perché non corruttibile, quindi stanno cercando di” farlo fuori” .
Redazione Contropiano
Non esageriamo… dal contrasto sulle politiche pensionistiche a Robespierre…. ce ne corre…