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Lodi. Picchetto di lavoratori Fedex aggredito dai mazzieri. Ferito gravemente un operaio

Questa notte verso l’una, al magazzino Zampieri di Tavazzano (Lodi) il presidio dei lavoratori Fedex è stato aggredito a colpi di bastoni. frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni.

La squadraccia, mimetizzatasi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro ha attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del SI Cobas e per circa 10 minuti è stata lasciato agire indisturbata dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito.

Il risultato è un lavoratore del picchetto con la testa fracassata, e attualmente ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Come accaduto due settimane fa a San Giuliano Milanese, questi guardioni padronali hanno teso un agguato ai lavoratori approfittando della presenza meno numerosa del presidio rispetto ad altre sere .

La lotta dei lavoratori Fedex di Piacenza, ha provocato pesanti perdite economiche al colosso americano, sta contribuendo a svelare una volta per tutte come la Fedex intende contrastare le lotte operaie, anche ricorrendo a picchiatori privati per reprimere col sangue le proteste dei lavoratori.

Per poter procedere con le mani libere, la Fedex è uscita dalla Fedit – ossia l’organizzazione datoriale della logistica – per sentirsi svincolata da ogni contratto siglato con sindacati concertativi e quindi muoversi in totale libertà. Questa scelta sta portando la multinazionale Fedex ad utilizzare sistematicamente guardie private e mazzieri contro i picchetti dei lavoratori.

Il 18 i lavoratori della logistica si fermeranno per uno sciopero nazionale contro lo squadrismo aziendale e per portare i legittimi diritti di chi lavora  dentro un settore strategico in mano a multinazionali e aziende fasciste.

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Il comunicato di solidarietà di Usb e Potere al Popolo con il lavoratori della Fedex aggrediti. Sciopero il 18 giugno contro lo squadrismo aziendale e i “padrini” nella logistica

Fedex in sciopero, solidarietà

USB in mobilitazione il 15 giugno alla Zampieri Holding contro il fascismo aziendale

I gravissimi fatti di Lodi, cioè l’ennesima aggressione ad un picchetto di lavoratori della logistica, segnano un salto di qualità nel modo in cui le aziende intendono affrontare il conflitto e le relazioni sindacali in questo Paese.

Non si tratta più soltanto di arroganza padronale ma di esplicita violenza organizzata con tanto di complicità colpevole da parte delle forze dell’ordine. Ed è indicativo che, mentre mazzieri al soldo delle imprese si incaricano di picchiare i lavoratori in sciopero, la Commissione di garanzia sulla legge 146 proponga di includere la logistica tra le attività da ricondurre al regime della legge antisciopero.

Questo fascismo aziendale è fortemente collegato alla stretta autoritaria che andiamo respirando con il governo Draghi, dove Parlamento, partiti e finanche gli stessi ministri “politici” sono ormai considerate come mere “istituzioni consultive”. Contro tutto questo è necessario costruire la più ferma ed estesa delle mobilitazioni.

USB esprime la totale solidarietà ai lavoratori della Fedex in sciopero. Invita tutte le federazioni territoriali a costruire mobilitazioni ed iniziative contro il fascismo aziendale e lo sblocco dei licenziamenti. Sostiene lo sciopero nazionale della logistica che si sta proclamando per la prossima settimana. Promuove una mobilitazione unitaria a Fiano Romano per martedì 15 giugno a partire dalle ore 15.30 davanti ai cancelli della Zampieri Holding, la ditta che assolda picchiatori al soldo dei padroni.

Unione Sindacale di Base

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Picchiati con bastoni e sassi i lavoratori della Fedex! Noi stiamo con i lavoratori

Questa notte verso l’una, al magazzino Zampieri di Tavazzano (Lodi) il picchetto dei lavoratori Fedex in lotta contro i licenziamenti, convocato dal Si Cobas Lavoratori Autorganizzati , è stato aggredito a colpi di bastoni e corpi contundenti da una cinquantina di squadristi assoldati dai padroni.
La squadraccia di mazzieri è stata lasciata agire indisturbata dalla polizia che era a pochi passi e non è intervenuta. Un lavoratore del picchetto risulta ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Uno scenario simile era accaduto due settimane fa in un altro magazzino della logistica della Fedex a San Giuliano Milanese.

Siamo in presenza di una brutalità antioperaia di una multinazionale statunitense che opera nel nostro paese. Per poter avere le mani libere, la Fedex è uscita dalla Fedit – l’organizzazione datoriale della logistica – così da svincolarsi da ogni contratto siglato con sindacati concertativi e quindi muoversi in totale libertà. Una scelta che consente alla multinazionale Fedex di utilizzare sistematicamente guardie private e picchiatori contro i picchetti dei lavoratori.

Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori della Fedex aggrediti, al lavoratore gravemente ferito e al SiCobas.
Denunciamo il verminaio che emerge continuamente nel settore della logistica, gestito con modalità mafiose dalle grandi aziende che approfittano di un sistema di appalti e cooperative fasulle sulle quali la magistratura sta svelando fin troppi scheletri nell’armadio.
Gravissime sono le responsabilità del governo Draghi, che nei fatti spalleggia le aziende e che, sbloccando i licenziamenti e liberalizzando ancora gli appalti, sostiene i peggiori sfruttatori.

Ci impegniamo e chiediamo a tutte e tutti di impegnarsi e sostenere ogni mobilitazione contro l’ennesima aggressione ai più elementari diritti di chi lavora. Noi stiamo coi lavoratori #FedEx!

Potere al Popolo

 

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3 Commenti


  • Andrea Bo

    Se non è lotta di classe questa…


  • Jeanpaul

    Ritornano le squadracce, una volta i reduci e gli arditi al soldo degli industriali, ora fasci e guardie giurate, che sono della stessa pasta, ma i mandanti probabilmente fanno capo a multinazionali. Dei teaser nessuna traccia, a detta della polizia (strano). Sui giornali di destra ovviamente silenzio assoluto, su quelli così detti progessisti si discute più delle faide interne del Pd e dei gol della nazionale… Povera Italia…


  • Jeanpaul

    Speriamo che non finisca come nel ‘21, allora tra l’altro i bolscevichi erano molti di più dei fascisti e sappiamo come è andata…

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