E’ accaduto di nuovo all’Italtrans di Calcio (Bergamo), dove oltre 200 lavoratori scesi ieri in sciopero con l’USB hanno visto un pesante intervento della polizia. Era già avvenuto a metà dicembre sempre davanti allo stesso stabilimento. Questa è la risposta dei padroni ai facchini in lotta per il salario e per la sicurezza.
A rompere i tre mesi di sprezzante silenzio o di ridicole proposte come 6 centesimi in più a collo, in risposta alle richieste formulate da USB (buono pasto, carichi di lavoro congrui, premi di risultato adatti) oggi è arrivato il rumore delle manganellate, graditissimo alle orecchie dei padroni e della destra di governo.
Alla Italtrans di Calcio (Bergamo) gli appaltatori propongono che ogni facchino movimenti 165 colli all’ora, equivalenti a quattro colli al minuto, con tutto quel che ne consegue dal punto di vista dei danni all’apparato muscolo-scheletrico e dello stress lavoro correlato. L’analisi elaborata dagli ergonomi di USB dice che il livello di rischio è molto elevato già a un ritmo di 80 colli/ora.
L’Usb denuncia che non sarà la repressione a far desistere la lotta dei facchini e che si andrà avanti per i diritti, la salute, la dignità e la sicurezza.
Il sindacato chiede l’innalzamento dei salari, la riduzione dei carichi di lavoro, il buono pasto a 8 euro, la sicurezza garantita. “Nessuno di questi elementi è più rinviabile. Non continueremo a spezzarci la schiena in cambio di miseria”.
Ma dopo le violenze delle forze dell’ordine contro i lavoratori in sciopero all’Italtrans di Calcio, dall’interno dei magazzini dell’azienda sono arrivate le minacce di morte, accompagnate da demansionamenti e cambi turni.
I lavoratori non hanno esitato a proseguire lo sciopero e le mobilitazioni per bloccare questa deriva di violenze a tutela dei propri diritti e della propria incolumità psichica e fisica.
L’USB, a seguito delle segnalazioni ricevute, ha dato mandato ai propri legali di presentare formale denuncia alla Procura della Repubblica di Bergamo e invita le istituzioni competenti ad assumersi le proprie responsabilità, intervenendo al fine di arrestare questi episodi di violenza e salvaguardare il diritto allo sciopero.
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Andrea Vannini
Verrà il giorno in cui finiremo di prenderle e inizieremo a darle. A C A B
Mauro
Ma si, continuiamo con le denunce e gli avvocati…
Giampiero
Qiello legale è un passo necessario da diversi punti di vista, anche tattici. Ed è ovvio che occorre costruire un fronte dagli operai ai ceti meno coinvolti. A tal fine le idee e le spinte ad organizzarsi partono dall’interno e si possono allargare coinvolgendo quelli più vicini e via via altri come onde eccentriche, sempre ravvivate.
A tale scopo strumenti quali internet vanno impiegati ribaltando la logica del’evasione e dello intrattenimento.