Venerdì 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge in cui, tra le altre cose, riconosce che la quarantena ex Covid-19 deve essere retribuita al pari della indennità di malattia. Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre, numero 146.
Avevamo ragione noi! Già il 25 agosto scorso avevamo scritto a Draghi e ad Orlando protestando contro il mancato rifinanziamento di questa misura, tanto che l’INPS con una sua circolare annunciava la sospensione del pagamento della quarantena, addirittura retroattiva, per i soggetti fragili a partire dal 1° di luglio mentre per tutti gli altri lavoratori fin dal 1° gennaio 2021.
USB è stato l’unico sindacato ad accorgersi di questa iniqua iniziativa e a pressare subito i ministri interessati, compreso il ministro delle Finanze Franco, fino ad organizzare il 2 settembre scorso un presidio al MEF. In quell’occasione abbiamo incontrato la sottosegretaria Sartore, alla quale abbiamo richiesto l’immediato ripristino del pagamento della quarantena.
Dopo ondeggiamenti vari, finalmente venerdì 15 ottobre il governo ha approvato con un decreto legge il rifinanziamento di questa indennità.
Fanno veramente tristezza gli atteggiamenti di quei sindacati, abituati ad essere ricevuti dal governo ma incapaci di mettere in atto le sia pur minime iniziative di mobilitazione, che si sono accorti del problema solo dopo le nostre, di iniziative. Qualsiasi tentativo da parte di Cgil Cisl Uil di attribuirsi questo risultato sarebbe veramente penoso.
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