A conclusione dei due giorni di sciopero e presidio, al porto di Genova, i lavoratori hanno ottenuto un primo risultato concreto. Naturalmente, come sempre, gli impegni vanno poi verificati. Ma è evidente che una lotta sindacale, ben impostata anche sul piano politico generale, può risultare vincente. Al contrario di altre che hanno consentito di sovrapporre obiettivi “politico-sanitari” estranei alla giusta lotta dei lavoratori portuali. Un insegnamento positivo per questo lungo autunno di conflitto sociale e politico.
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A seguito del presidio indetto per questa mattina di fronte alla sede della AdSP e da quanto stabilito ieri in sede prefettizia, USB ha incontrato l’Autorità Portuale.
Nell’incontro l’Autorità Portuale ci ha riferito quanto comunicato al prefetto in merito ai problemi oggetto della piattaforma di sciopero ed in particolare:
• Tutti i lavoratori dipendenti dei terminal hanno la possibilità di accedere, con l’intero costo a carico delle aziende e dunque gratuitamente, al tampone rapido negli HUB e nelle strutture convenzionate.
• Gli Hub gestiti dall’associazione dell’autotrasporto hanno dato la disponibilità a estendere il servizio di somministrazione dei tamponi alle aziende che ne facciano richiesta e che risultino a vario titolo in ambito portuale.
• In merito alle criticità evidenziate ai terminal PSA sui tempi degli esiti del tampone viene riferito l’impegno dell’azienda a intervenire sul fornitore per ridurre tempi. Inoltre il servizio offerto è esteso ad altri due punti convenzionati uno dei quali nei pressi del varco di San Benigno di Sampierdarena.
Resta invece aperta la questione dell’accesso gratuito dei lavoratori della CULMV (Compagnia Unica fra i Lavoratori delle Merci Varie) oggi fruibile solo a costi calmierati.
Sul punto, anche in considerazione del fatto che la CULMV ospita un centro vaccinale, abbiamo chiesto un coinvolgimento delle istituzioni, al fine di garantire ai lavoratori della CULMV le medesime condizioni dei dipendenti dei terminal. L’Autorità Portuale si è impegnata ad una risposta dopo ulteriori verifiche.
A fronte della situzione in essere al 14 ottobre, quando le aziende che concedevano ai propri dipendenti il test rapido erano tre, riteniamo comunque si sia raggiunto un primo risultato utile a garantire reddito e lavoro a dimostrazione che la lotta può condurre a risultati positivi.
E’ necessario ora verificare la concreta applicazione di quanto comunicato dall’Autorità Portuale e la garanzia che queste misure siano mantenute fino alla scadenza del decreto legge 127/21, temi che porteremo all’incontro che verrà convocato in Preferttura la prossima settimana.
Rimane indispensabile verificare altresì l’applicazione di tutte le altre misure di sicurezza finalizzate alla prevenzione del contagio Covid-19 e invitiamo pertanto tutti i lavoratori a segnalare tempestivamente ai delegati USB, agli RLS aziendali e di sito ogni violazione.
Siamo consapevoli che sotto il profilo della sicurezza resta comunque ancora molto da fare, considerato che il greenpass è uno strumento assolutamente inadeguato per il mondo del lavoro e ribadiamo l’impegno a combattere ogni forma di discriminazione e divisione del mondo del lavoro.
Genova, 26 ottobre 2021
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Antonio
Ma che bravi !!! Sono contromi vaccini perche non sanno cosa c’e dentro …poi bruciano pneumatici e respirano diossina in quantità industriale…
Redazione Contropiano
Non hai letto bene…. Non sono “contro i vaccini”… La confusione non fa bene…