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Il “potenziamento” della Pubblica Amministrazione secondo Meloni; più polizia

Strombazzato a gran voce dagli organi di stampa, il decreto per il potenziamento della Pubblica Amministrazione si risolve in un decreto che rinforza solo il sistema repressivo, con ben 2.100 assunzioni delle 3.000 previste riservate alle forze dell’ordine. 

Nonostante la cronica e allarmante carenza di personale delle pubbliche amministrazioni, nonostante l’attuazione dei progetti del Pnrr sia fortemente a rischio proprio per la mancanza di personale, il governo Meloni decide di sacrificare il potenziamento di servizi e investire tutto nel controllo sociale affidato alle forze di polizia.

Una scelta che la dice lunga sulle priorità del governo, tra le quali non rientrano sicuramente   l’occupazione e il rilancio dei servizi pubblici.

Da un lato “law and order” per occultare i veri problemi della Pubblica Amministrazione (mentre vengono premiati gli evasori fiscali con condoni di ogni tipo), dall’altro il progressivo smantellamento del welfare…

L’unica risposta è lo sciopero generale del 26 maggio, che metta al centro un forte piano assunzionale nella Pubblica Amministrazione, per garantire la tenuta e il rilancio della funzione sociale del servizio pubblico.

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