Un operaio su cinque dello stabilimento Electrolux di Susegana (Treviso) ha deciso di andarsene prima della fine del primo turno o di non presentarsi al secondo a causa degli eccessivi valori di temperatura registrati in alcuni reparti della fabbrica. Lo riferiscono le Rsu della fabbrica, evidenziando come, a fronte di una precisa richiesta di sospendere le lavorazioni nelle ore più calde della giornata, la direzione aziendale abbia dato una risposta negativa.
In base alla possibilità che i responsabili della sicurezza decretino l’esistenza di condizioni di lavoro giudicate impraticabili, su base volontaria circa un centinaio di operai, entrati con il primo turno del mattino, ieri alle 13 hanno interrotto il servizio, che sarebbe durato fino alle 16. Centinaia di operai assegnati al secondo turno hanno invece ritenuto di non presentarsi al lavoro.
L’incontro svoltosi nella mattina del 23 agosto tra la direzione aziendale e i delegati sindacali non avrebbe prodotto il risultato atteso per fare fronte al grande calore nei reparti della fabbrica, l’azienda avrebbe infatti detto “no” all’istanza degli responsabili della sicurezza dei lavoratori e gli operai si sono regolati di conseguenza.
Nel reparto imballaggi ma anche in altri, la temperatura interna avrebbe raggiunto i 34 gradi. Ma, secondo le Rsu della fabbrica, le condizioni ambientali, sono rese più pesanti da un’elevata concentrazione di umidità e dal fatto che, per loro natura, le linee di montaggio vincolano rigidamente gli operatori a rimanere sul posto impedendo pause anche di pochi secondi per poter bere o raffrescarsi il volto con l’acqua.
Mio caro padrone la temperatura sta salendo!!
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