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Tutte le buone ragioni per lo sciopero del 31 ottobre del Pubblico Impiego

La legge di bilancio chiude il cerchio delle buone ragioni per aderire allo sciopero generale del pubblico impiego il 31 ottobre:

– un “aumento” umiliante dello 0,22 %, sulle misere risorse già stanziate per il rinnovo dei CCNL, ovvero 6 euro medi lordi mensili in più;

– ripristino del blocco del turn over al 75 %;

– tagli a gogò che si abbatteranno su ministeri, enti locali, scuola, università e ricerca e nessuna risposta alla continua fuga del personale sanitario dagli ospedali pubblici.

Nel commentare e giustificare alcune di queste misure, il Ministro Zangrillo ha affermato che non siamo in un mondo ideale.

Le lavoratrici e i lavoratori pubblici risponderanno il 31 ottobre con lo sciopero della categoria per rivendicare un mondo e una P.A dove è normale avere:

– rinnovi contrattuali almeno adeguati all’aumento del costo della vita

– un piano di assunzioni straordinario per frenare l’emorragia di personale verificatasi in questi decenni

– la stabilizzazione di tutti i precari e le precarie

– investimenti e rilancio dei servizi pubblici

– misure per i neoassunti della PA costretti a spostarsi centinaia di km dal luogo di residenza

Ci vogliono riportare nella strada senza uscita dell’austerità e ci chiedono di accettare tutto questo come una condizione inevitabile. Noi non ci stiamo, dopo aver perso due tornate contrattuali e con una prospettiva futura di rinnovi low cost già predeterminata.

31 ottobre sciopero generale del Pubblico Impiego

Appuntamento a Roma in Piazza Vidoni alle ore 10.30

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