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Il porto di Genova chiuso per le armi

Porto di Genova 11 agosto2025

…allora adesso che siamo a bocce ferme facciamo un po’ il punto su tutta la questione dei traffici di armi nel porto di Genova in questa calda estate…

Questa vicenda non è iniziata ieri, e se si vuole raccontare bene si dovrebbe partire dai tanti blocchi e scioperi vari che ci sono stati ai varchi portuali da parecchio tempo. Ma per rimanere centrati nelle ultime settimane per noi va raccontata così..

1) Partiamo dallo sciopero USB e manifestazioni varie che si sono tenute nei vari porti per contestare e per monitorare la nave che avrebbe dovuto caricare 5 container di materiale per armamenti destinati all’ industria militare Israeliana,questi containers sono stati scoperti e bloccati dai portuali di Marsiglia in seguito alla segnalazione del sito investigativo francese Disclose..

2) a seguire di pochi giorni la scoperta di tre containers sempre destinati all’esercito israeliano da parte dei portuali del Pireo sulla MN pisces di Cosco, containers che forse dovevano essere trasbordati in qualche porto italiano, nave che aveva per destinazione “operativa” Vte Genova… anche qua’ sciopero dei lavoratori indetto da USB, e incontro e assemblea popolare nel comune di Genova a cui è seguita anche l’importante dichiarazione di riconoscimento dello stato di Palestina da parte del nostro Comune e una nuova attenzione e volontà di contrasto ai traffici di armi..

Tutto ciò a portato al conseguente rientro e riconsegna al mittente dei tre container…

3) Qualche giorno fa i lavoratori portuali scoprono in banchina terminal GMT un cannone di produzione Oto Melara/Leonardo destinato alla nave della compagnia saudita bahri la “Bahri yambu”… vengono indetti nella mattinata un presidio confederale ai cancelli GMT, un incontro USB e noi all’autorità portuale, da cui ne usciamo rassicurati.

Nello stesso momento la Filt CGIL Genova tiene duro e anche in seguito a quello che tutti assieme scopriamo a bordo della nave in oggetto si decide di bloccare l’imbarco del cannone, USB dichiara sciopero, la CGIL mantiene il blocco alla movimentazione…

A seguito di queste iniziative e col passare delle ore vengono fuori sempre più dettagli in merito ai sistemi d’arma già stivati sulla nave… tanti mezzi militari, ma soprattutto 5/6 container di esplosivi “questi sì micidiali”, con forse serie violazioni e in ogni caso pericolosissimi e potenzialmente distruttivi per mezza Sampierdarena.

Scatta la rabbia nostra e di tutta la rete di collettivi, associazioni che fin dal primo giorno fanno questa battaglia con noi…

Il risultato è che anche questa volta, come per i generatori Teknel, la via d’uscita dal porto è la fuga di notte in tutta fretta su camion destinati non si sa dove…

Tutto questo riassunto per dire cosa ?

Primo! che queste vicende sono complesse e vanno raccontate episodio per episodio, tutto si collega…

Secondo! che gli unici e soli vincitori sono i lavoratori, i loro sindacati ma soprattutto la nostra città…

Sappiamo anche che queste sono manciate di ghiaia negli ingranaggi, ma che non bastano… La lotta e noi lo sappiamo bene sarà sempre più dura…

Preoccupante è il rapporto che fa una testata che si occupa di shipping, che segnala come siano aumentati tantissimo i container che imbarchiamo nei porti Liguri destinati ad Israele…

Non basterà la solidarietà al popolo palestinese, bisognerà interrompere ogni attività commerciale con Tel Aviv se vogliamo avere dei risultati importanti..

Contrastare i traffici di armi nei porti italiani e in tutto il mondo..

Guerra alla guerra,

noi non molliamo di un centimetro..

working class combat..

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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