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Paderno Dugnano: per la morte di 4 operai arrestato l’imprenditore Merlino

Questa mattina i Carabinieri del Noe di Milano e della compagnia di Desio hanno arrestato il titolare di una società di smaltimento rifiuti per i reati di omicidio colposo, traffico illecito di rifiuti e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Giovanni Merlino – il titolare di fatto della azienda chimica Eureco intestata alla figlia – è stato arrestato per l’esplosione nell’impianto di Paderno Dugnano (Milano) in cui, il 4 novembre 2010, sono morti 4 operai e altri 3 sono rimasti gravemente ustionati. A morire a causa dell’esplosione furono Harun Zeqiri, 44 anni, e Sergio Scapolan, 63 anni; dopo mesi di tremende sofferenze il 18 gennaio del 2011 è deceduto Salvatore Catalano, 55 anni, e il 4 febbraio Leonard Shepu, 38 anni.

All’indomani dell’incidente l’imprenditore era già stato scritto nel registro degli indagati aperto dal pubblico ministero di Monza Manuela Massenz. Le indagini avrebbero accertato che l’incendio nell’impianto chimico si sviluppò a causa delle miscelazioni non autorizzate a cui l’arrestato sottoponeva i rifiuti pericolosi manipolati dagli operai in violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. “C’è il pericolo che Giovanni Merlino reiteri i reati contestati, perché è titolare di altre aziende dello stesso settore, con il rischio che si verifichino altri incidenti”; così il gip Giuseppe Vanore ha motivato l’ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere per il titolare di fatto della Eureco. 

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