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Milano, morti sul lavoro. Il caso Eureco in tribunale

Con queste parole d’ordine, a un mese dallo scoppio alla Eureco – il 4 dicembre 2010- la rete nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro ha dato vita a una mobilitazione nazionale e a un presidio a Paderno Dugnano, per affermare la VERITÀ: non di incidenti, non di morti bianche bisognaparlare, ma di morti annunciate, di omicidi commessi in nome del profitto e del malaffare.
Intorno alla Eureco abbiamo assistito alla solita serie di affermazioni, ma anche di fatti, che tendono a sminuire, a definire fatalità, fatti non prevedibili, errore umano.
Finalmente, a quasi due anni dallo scoppio e dalla morte di quattro operai: Sergio Scapolan, Harun Zeqiri, Salvatore Catalano, Leonard Shehu, e il ferimento di tre operai, il 9 luglio si è tenuta l’udienza preliminare- proseguita, poi, il 16 luglio e con l’udienza del 28 settembre- presso il
Tribunale di Milano, a carico di Giovanni Merlino, il titolare della Eureco, società di smaltimento rifiuti, per: omicidio colposo plurimo, incendio e altre 23 imputazioni tra cui: imprudenza negligenza, imperizia, stoccaggio, traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Il GUP ha accolto la costituzione di parte civile per i familiari di Sergio, Harun, Salvatore, Leonard e per i tre operai gravemente infortunati che hanno subito lesioni gravissime solo per i primi due capi di imputazione (omicidio e incendio); sono, inoltre, stati ammessi il Comune di Paderno Dugnano, ma solo per l’incendio e la CGIL, ma solo per il danno all’immagine e l’INAIL, tralasciando le imputazioni relative al mancato rispetto delle norme sul trattamento/smaltimento di materiali pericolosi, sulla mancata informazione ai lavoratori dei rischi cui erano, loro malgrado, esposti, e non considerando in nessun modo la recidività di Merlino, già condannato per la morte di un operaio avvenuto in precedenza in un altro suo impianto. Sono state respinte, invece, le costituzioni di parte civile di MD, AIEA, Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e
dei lavoratori Eureco, Anmil, Allca Cub Chimici.
Facciamo appello a sostenere i familiari, gli operai rimasti feriti nello scoppio partecipando ai presidi che la Rete organizzerà davanti al tribunale, ma anche alle iniziative di informazione sui fatti della Eureco, aderendo alla Rete stessa. Perchè per la Eureco sia come per la Thyssen,
con le condanne esemplari che in quel processo si sono avute.
Venerdi 23 novembre ci sarà un presidio alle ore 9.00 davanti al Tribunale di Milano, corso di Porta Vittoria, in concomitanza con l’udienza Eureco.

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