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Pestano anziano e poi lo denunciano. Arrestati due poliziotti

Sarà che siamo sensibili al tema, ma ci sembra proprio che gli episodi di ‘Malapolizia’ in questo paese stiano diventando sempre più numerosi e inquietanti. Altro che mele marce. 

L’ultimo episodio è accaduto a Milano, dove due agenti di Polizia in borghese hanno prima riempito di botte un anziano e poi lo hanno denunciato con l’intento di farlo arrestare per “resistenza a pubblico ufficiale”. Ma sono stati scoperti grazie alle immagini registrate da alcune telecamere presenti sul luogo del pestaggio e arrestati. Violenti e sbadati. I poliziotti arrestati hanno circa 24 anni e sarebbero in servizio da appena un anno.

Le accuse nei loro confronti sono lesioni gravissime, falso ideologico (perché hanno dichiarato il falso dicendo che l’anziano era caduto a seguito di una spinta), e calunnia (per aver denunciato di essere stati aggrediti dall’uomo).

I due appartenenti agli apparati di sicurezza, Federico Spallino e Davide Sunseri, hanno aggredito il 64enne Luigi Vittorino Morneghini verso le tre di notte del 21 maggio scorso, e lo hanno pestato così forte da rompergli numerose ossa della faccia (le fratture procurate in totale sono una quarantina) tanto da deformargli il volto in maniera permanente. Le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza – che hanno corroborato la versione di una donna di 50 anni che si trovava in quel momento in compagnia del malcapitato – mostrano i due che incontrano casualmente l’uomo per strada, cominciano a parlarci e poi cominciano a picchiarlo selvaggiamente con pugni e calci in pieno volto prima in mezzo ad una strada nella zona della Darsena, in Viale Gorizia, poi in un luogo più appartato a poca distanza dove avevano trascinato la vittima.

L’arresto è stato disposto dal Gip Alessandra Clemente che ha accolto la richiesta di custodia cautelare avanzata dal secondo dipartimento della procura di Milano. Ha scritto la Pm Tiziana Siciliano chiedendo l’arresto dei due agenti: «Nemmeno un pubblico ministero con anni di esperienza quale chi scrive avrebbe mai potuto immaginare la reazione fredda ma bestiale dei due» che dovrebbero essere «rappresentanti dell’ordine». Anche in questo caso, come in quello del romano Stefano Gugliotta, delle riprese hanno permesso di stabilire la verità dei fatti. Ma in quanti altri casi non ci sono telecamere a testimoniare gli abusi e le vere e proprie torture inflitte dagli uomini in divisa al malcapitato di turno? Quanti di questi abusi non vengono neanche denunciati dalle vittime per paura di ritorsioni?

 

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1 Commento


  • aldo

    Due latrine, come tanti che si nascondono come vermi dentro una divisa concessa fin troppo facilmente a cani e porci. In questo caso, PORCI.

    Per fortuna è stata la stessa VERA polizia a smascherarli e a metterli a pecora. Poi ci sarà tanta gente ad aspettarli fuori quando saranno disoccupari e dovranno fare chinoti al capomandamento della loro zona per avere un posto come spacciatori o come killer al soldo delle cosche.

    E ora verità e giustizia per gli assassini di Michele Ferulli, Giuseppe Uva, Aldo Bianzino, Stefano Cucchi e fuori dalla Polizia gli assassini condannati di Federico Aldrovandi.

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