Nuova raffica di brutte notizie per i corpi di sicurezza dello Stato. Dopo il rinvio a giudizio ieri per omicidio preterintenzionale di 4 poliziotti accusati di aver picchiato a morte a Milano un manovale 51enne, oggi dal sud arriva un’altra notizia che getta un’ombra non da poco sull’Arma dei Carabinieri.
A Lucera quattro militari sono finiti in carcere nel corso di un blitz che ha portato in totale all’arresto di 16 persone. I Carabinieri sono accusati di depistare e rallentare le indagini dei propri colleghi per favorire le attività della criminalità organizzata e di aver anche realizzato essi stessi delle estorsioni nella cittadina in provincia di Foggia.
I quattro, da poco trasferiti in servizio a Foggia e ora rinchiusi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sono Luigi Glori, Michele Falco, Giuseppe Sillitti e Giovanni Aidone. Con loro sono finiti in manette altri volti noti e meno noti della criminalità lucerina, componenti di una vera e proprio clan in competizione con altri gruppi per il controllo del mercato della droga e delle estorsioni (il pizzo, per capirci) accompagnate da minacce, incendi, sparatorie, danneggiamenti ecc. Cosa c’era di meglio che coinvolgere alcuni esponenti delle forze dell’ordine per surclassare i clan concorrenti e agire indisturbati?
Dei militari arrestati, tre sono accusati di associazione a delinquere perché considerati affiliati al clan Ricci, mentre il quarto dovrà rispondere del reato di estorsione nei confronti di uno dei proprietari di un locale di Lucera, alla quale il gruppo imponeva l’acquisto di pesce e verdura. In pratica i carabinieri, impegnati in attività di polizia giudiziaria, depistavano le indagini e cercavano di farle arenare per favorire l’attività del clan al quale erano affiliati.
Le indagini, coordinate dai procuratori di Lucera Domenico Seccia e Alessio Marangelli, sono iniziate un anno fa, all’indomani dell’omicidio di Fabrizio Pignatelli, il 26enne lucerino ucciso nel circolo ricreativo Atlantic City ad agosto dello scorso anno.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa