Così si governa quando si ha torto marcio: con i trucchi, le cancellazioni della prove, con la prepotenza pura senza un briciolo di ragione. In effetti, quale ragione potrebbero mai invocare?
da inventati.org/cortocircuito
*****
Pestaggio della Stazione, Fi Antifà: “Cancellati i filmati, la Procura colpisce chi ha denunciato l’accaduto”
Riceviamo un nuovo comunicato di Firenze Antifascista sulla vicenda del pestaggio della Stazione, quando il 13 giugno scorso dei ragazzi, probabilmente senegalesi, sono stati aggrediti dal nucleo antidegrado del corpo della Polizia Municipale.
Dopo gli attacchi del Partito Democratico, del Pdl e di ogni istituzione cittadina nei confronti di Firenze Antifascista e di chi si è mobilitato per far emergere la verità, si palesa ciò che era già nell’aria: i filmati delle telecamere alla Stazione sono stati cancellati e, ancora adesso, continua la persecuzione della Procura fiorentina nei confronti dei compagni che hanno denunciato l’accaduto. Abbiamo provato, nel nostro piccolo, a mettere insieme questo ed altri episodi nell’ultimo editoriale sulla vita senza senso nella Firenze città vetrina. Sulla questione del pestaggio non aggiungiamo altro, il comunicato è più che mai esplicito.
Ci pare necessario tornare sul pestaggio del 13 giugno ad opera del Reparto Antidegrado per rendere pubblici i nuovi elementi emersi negli ultimi giorni.
A seguito degli interrogatori, come persone informate sui fatti, di compagni di Firenze Antifascista, e’ infatti stato chiarito che i filmati delle telecamere nei pressi della stazione di Santa Maria Novella, che avevano sicuramente ripreso le scene, sono stati CANCELLATI, dato che, a detta della Digos, era passato troppo tempo dal 13 giugno.
Vogliamo sottolineare come già dal 17 giugno, tre giorni dopo i fatti, ben prima dei sette previsti per la cancellazione, la notizia è stata resa nota in Consiglio Comunale, e da quel giorno niente è stato fatto per andare in fondo alla questione; la Procura ha lasciato passare ben 14 giorni prima di aprire un fascicolo, ad ulteriore conferma che non potevano essere le aule dei tribunali a rendere giustizia nemmeno questa volta. Era prevedibile infatti che un’eventuale inchiesta sarebbe ricaduta più su chi aveva fatto emergere la cosa piuttosto che sugli autori del pestaggio.
L’indagine sta infatti proseguendo nella direzione di colpire chi ha denunciato l’accaduto. Finiti gli interrogatori ai compagni, i controlli nei pressi del Centro Popolare Autogestito fi-sud si sono intensificati: fermi continui, un frenetico via vai di macchine della Digos che alle volte arrivano a sostare davanti al cancello del centro sociale riprendendo il tutto con l’immancabile telecamera.
Crediamo però che l’apertura del fascicolo abbia avuto altre ricadute e ripercussioni sulla vicenda. Anzitutto dal momento in cui ha preso il via l’indagine la vicenda è completamente scomparsa dalle cronache dei giornali. Sicuramente non è un caso: da un lato ciò risponde alla gestione che la Procura da alla questione facendo in modo che niente esca fin quando non saranno loro a decidere, dall’altra mostra ancora come il giornalismo d’inchiesta sia ormai un elemento estraneo alla stampa cittadina, pronta ad inseguire scoop su pettegolezzi buoni per vendere due copie in più, piuttosto che cercare verità scomode e anche non troppo commerciabili.
Il piano intimidatorio dell’indagine agisce poi indirettamente anche su chi ancora non si è esposto e preferisce restarne fuori: che sia il caso dei vertici delle Comunità di Immigrati e della Comunità Senegalese (troppo poco una lettera aperta al sindaco dopo un fatto così grave…), o dei sindacati di base del Comune, il cui silenzio appare imbarazzante…
Per quanto ci riguarda non saranno i tentativi di intimidirci o di isolarci a farci tacere. Continueremo a denunciare la responsabilità della politica nella gestione delle squadrette della Municipale, figlie della cultura dell’intolleranza e della repressione, dove possono svilupparsi situazioni già viste in Italia ed all’estero, con squadracce di polizia e civili che pestano immigrati e chiunque appaia come pericoloso. La stessa cultura che, ancora a Firenze, vuole affidare la gestione dell’ordine pubblico nelle piazze della città, proprio alla Polizia Municipale!
Firenze Antifascista
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa