In un editoriale pubblicato oggi dal New York Times, il premio Nobel per l’economia Paul Krugman ha avanzato un interrogativo da un milione da dollari e una conclusione perentoria. “L’America non rischia di finire come la Grecia?” ha scritto l’economista neo-keynesiano criticando le decisioni dell’amministrazione Obama e delle istituzioni europee, le quali continuano ad insistere sul versante del risanamento dei deficit pubblici piuttosto che sulla creazione di posti di lavoro come risposta alla crisi. Una soluzione questa – secondo il premio Nobel – che non ha nessuna possibilità di ripristinare un clima di fiducia ma, al contrario, accentuerà le conseguenze di quella che definisce “la nostra follia”.
Sulle valutazioni di Krugman ascolta il commento dell’economista Maurizio Donato questa mattina a Radio Città Aperta:
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