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La Borsa spegne il sorriso a Tremonti, Napolitano e Berlusconi

La seduta di oggi della Borsa si è aperta con segno negativo per le principali piazze europee, e continua il nervosismo verso l’Italia, alimentato in mattinata dalla nota negativa di Moody’s , che ha messo sotto osservazione diversi rating di enti regionali e locali. Dopo essere partito con una flessione dell’1%, l’indice Mib ha incrementato le perdite e ha ceduto più del 2%; i credit default swap(Cds) per tutelarsi contro il rischio Italia hanno toccato un nuovo massimo storico, a quota 310 punti. E lo spread tra i BTP decennali e i Bund tedeschi è tornato di nuovo ad allargarsi, arrivando a testare quota 320.

A incarognire il quadro arriva la solita Moody’s che stavolta ha preso di mira gli enti locali italiani che hanno accumulato a loro volta un notevole debito. Le misure di austerity che sono state lanciate dal governo italiano avranno un “effetto negativo” per gli enti locali e regionali afferma l’agenzia di rating. Le misure di austerity, ha spiegato l’agenzia americana, “metteranno sotto pressione i bilanci”, hanno affermato il vice direttore generale Francesco Soldi e Mauro Crisafulli, senior vice direttore generale. Il punto, è scritto nel rapporto riportato dall’agenzia Bloomberg, è che “anche le città e le province saranno duramente colpite”. Di conseguenza, 23 dei 33 enti regionali e locali dell’Italia sono stati messi sotto osservazione per un possibile downgrade, ha aggiunto Moody’s.

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Da Il Sole 24 Ore di questa mattina

Manovra e stress test non placano i mercati

Di Andrea Franceschi

L’atteso giudizio dei mercati, dopo la pubblicazione degli stress test sulle banche europee di venerdì scorso e il via libera alla manovra del Parlamento italiano, sembra essere una bocciatura. FTSE MIB e FTSE IT All Share di Piazza Affari arrivano a cedere oltre due punti percentuali in mattibata per poi attestarsi in ribasso dell’1% circa a metà mattinata. La piazza milanese è la peggiore d’Europa: il CAC 40 di Parigi cede lo 0,98%, il DAX 30 di Francoforte lo 0,88% e il Ftse 100 di Londra lo 0,81per cento.

Pesanti le banche italiane nonostante gli stress test
Contiene le perdite invece le perdite Madrid (-0,20%). Nonostante tra le banche bocciate agli stress test ci siano diversi istituti spagnoli, i colossi Bbva e Santander – come ha scritto il Financial Times – risultano essere tra i migliori performer. Lo stesso vale per l’italiana Intesa Sanpaolo, forte del recente aumento di capitale. Il titolo è tuttavia tra i peggiori a Piazza Affari. Dopo essere arrivato a perdere quasi il 5%, a metà mattinata cede il 2,78 per cento. Debole anche Unicredit (-2,2%), Banca Popolare di Milano (-2,36%) e Banca Mps (-2,14%). La peggiore è Banco Popolare (-3,41%) che ha passato gli stress test con più difficoltà delle concorrenti. Le vendite sul listino principale colpiscono poi Parmalat (-4%) e Fondiaria – Sai (-3,09%)

Si allargano gli spread
L’Italia resta un’osservata speciale dei mercati nonostante l’approvazione lampo della manovra. Lo spread tra il Btp decennale italiano e il Bund tedesco è salito a 325 punti, una decina di punti in più rispetto a venerdì scorso. Il rendimento si attesta al 5,88%. Anche in questo caso una bocciatura del mercato. In una nota gli analisti di Goldman Sachs definiscono «ambiziosi» gli obiettivi di riduzione del deficit sotto il 3% nel 2012 e di pareggio di bilancio nel 2014. Se si vogliono raggiungere, non basta la manovra appena varata, servono altri tagli. Secondo gli esperti della banca americana la soglia di sicurezza per i tassi sui BtP italiani è il 7 per cento. Superato questo livello c’è il rischio che la situazione del debito pubblico diventi «problematico».

Si impennano i Cds
La crisi del debito dell’eurozona si fa sentire anche sul mercato dei credit default swaps, i derivati che assicurano sul rischio fallimento di un paese. L’indice Markit iTraxx sul debito sovrano dell’Europa occidentale ha raggiunto il record di 309 punti, segnalando un deciso deterioramento della percezione della qualità del credito. I cds sul debito della Grecia sono balzati di 45 punti base a 2.460 punti – in base ai dati Cma riportati da Bloomberg – quelli su Italia e Spagna hanno segnato un rialzo di 15 punti base rispettivamente a 321 e 364, e i cds sulla Francia sono saliti di 6 punti base a 120 punti. Pressione anche sulla Germania con i cds in rialzo di 4 punti base a 64 punti, il livello più alto da marzo 2009.
I contratti su Irlanda e Portogallo registrano un aumento di di 24 punti base rispettivamente a 1.158 e 1.170 punti.

Oro record
L’avversione al rischio spinge le quotazioni dell’oro, bene rifugio per eccellenza. Il prezzo ha raggiunto per la prima volta la soglia dei 1.600 dollari, raggiungendo un nuovo massimo storico di 1.600,10 dollari per oncia sul mercato spot, all’apertura degli scambi europei.

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