Anzi, le evidenti divisioni trapelate (Usa e Francia da un lato, Germania dall’altro, Brics sospettosi), hanno accelerato le dinamiche di smottamento dei mercati. L’Italia, in particolare, risente della “tutela” che è stata decisa sulle sue politiche e delle parole senza mezzi termini usate dalla Lagarde (Fmi) sull’assenza di cridibilità di Berlusconi e soci.
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da Il Sole 24 Ore
Piazza Affari affonda trainata al ribasso dalle banche. Spread oltre 460 punti, record storico per i tassi BTp
Le borse europee, reduci da una seduta brillante segnata dall’allontanamento dello spettro del referendum in Grecia e dal taglio dei tassi d’interesse Bce, sono tutte in pesante rosso dopo una mattinata volatile. Maglia nera per Piazza Affari con gli indici FTSE MIB e Ftse It All Share che cedono oltre tre punti percentuali. Male anche Parigi (-2,3%) e Francoforte (-3%). Solo Londra limita i danni a uno -0,54%, mentre a Wall Street, complici i negativi dati sul lavoro, le cose vanno peggio e i tre indici principali accusano perdite superiori all’1 per cento.
Tensione sui BTp
Ancora alta tensione sul debito pubblico italiano dopo la conferma del monitoraggio sull’Italia da parte del Fondo monetario internazionale. Il rendimento dei Btp decennali ha toccato il 6,42%, il nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro. Lo spread con i bund tedeschi è risalito oltre i 460 punti a 460,2. Dal G20 di Cannes è emerso che il Fondo monetario internazionale ha avanzato al paese una offerta di aiuti, che è stata declinata dall’Italia che tuttavia ha chiesto al Fmi di effettuare un monitoraggio trimestrale sull’attuazione delle sue misure di risanamento e riforma.
Focus Piazza Affari
La tensione sui debiti sovrani pesa sui titoli delle banche. Tra le più penalizzate ci sono Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Mps e Banca Popolare di Milano che segnano ribassi oltre i 5 punti percentuali. I titoli del credito cedono anche in seguito alle affermazioni di Angela Merkel. Al G20 di Cannes la cancelliera ha detto che le 29 maggiori banche mondiali dovranno ristrutturarsi per aumentare la sicurezza del sistema finanziario globale. Tra queste l’unica italiana è Unicredit che, secondo le recenti stime della European Banking Authority, dovrebbe rafforzare il proprio capitale per circa 7,38 miliardi di euro.
Dati macro americani
Indicazioni negative intanto arrivano dal mercato del lavoro negli Usa. Ad ottobre negli Stati Uniti sono stati creati 80mila posti di lavoro, meno delle 100mila unità attese dagli analisti. La notizia influisce negativamente sull’apertura di Wall Street con gli indici che cedono oltre un punto percentuale.
Mercati valutari
L’euro resta sopra quota 1,38 dollari all’indomani del taglio dei tassi della Bce e in attesa del voto di fiducia al governo greco, che ha ufficialmente cancellato l’ipotesi del referendum sul piano di aiuti. La moneta unica tratta a 1,3822 dollari (1,3741 la chiusura di ieri).
Mercati asiatici
Anche la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta nettamente in rialzo. In chiusura, l’indice Nikkei è salito dell’1,86% a 8.801,40 punti. Il più ampio indice Topix a sua volta ha guadagnato l’1,82% a 752,02 punti. L’attività é stata piuttosto bassa. I guadagni del Nikkei, tuttavia, sono stati limitati dalla persistente forza dello yen.
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