I dati diffusi poco fa su ordinativi e fatturato dell’industria nel mese di febbraio restituiscono un quadro forse anche peggiore di quanto si immaginava.
A marzo il fatturato dell’industria registra una variazione nulla rispetto a febbraio, sintesi di un calo dello 0,7% sul mercato interno e di un aumento dell’1,3% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice scende dell’1,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali (su base annua) del 3,1%, con un calo del 6,8% sul mercato interno e un aumento del 4,8% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali solo per l’energia (+7,1%) e per i beni intermedi (+1,0%). Diminuiscono quelli dei beni strumentali (-4,4%) e dei beni di consumo (-0,3%).
L’indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, del 3,2%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi.
L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra per il settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+13,2%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-11,6%).
Per quel che riguarda gli ordinativi totali (quindi le attese di produzione a breve termine), si registra un aumento congiunturale del 3,5%, sintesi di incrementi del 2,6% degli ordinativi interni e del 5,1% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 5,1% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto con il mese di marzo 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 14,3%.
Fatturato e ordinativi dellindustria – 18_mag_2012 – Serie storiche.zip13.12 KB
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa