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Competizione globale negli armamenti

La società britannica Bae Systems, colosso industriale tecnologico nel settore della difesa, è in trattativa con la Eads, ovvero il più grande produttore europeo nel settore aerospaziale, per creare un super gruppo globale in grado di insidiare e fare concorrenza ai giganti Usa come Boeing e Lockheed.
I negoziati proseguono da un anno, ma sono ancora in fase non del tutto definita. Ieri però sono circolate indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg, seguite poi dalla conferma ufficiale. Il nuovo gruppo, se nascerà, sarà controllato al 40% dalla britannica Bae lasciando agli azionisti del consorzio europeo Eads il 60%. La fusione darà poi vita a un conglomerato con 220 mila dipendenti. “La potenziale intesa – ha scritto Bae in un comunicato diffuso ieri – creerebbe un gruppo mondiale dell’aerospaziale, difesa e sicurezza con eccellenze tecnologiche e di manifattura avanzata in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti”. La fusione, per poter andare in porto, avrà bisogno del nulla osta dei governi di Londra, Parigi e Berlino ma anche statunitense perchè la Bae è fortemente compenetrata con il sistema industriale Usa.. La Bae è nata dodici anni fa, dalla fusione di British Aerospace con la britannica Marconi ma escludendo la tedesca Dasa (gruppo Daimler) che a sua volta nel 1999 acquistò la spagnola Construcciones Aeronauticas per poi fondersi con la società francese Matra dando vita a Eads, la sigla che sta per European Aeronautic Defence & Space.

L’italiana Finmeccanica resta fuori da questa operazione che ridisegna completamente il panorama mondiale delle aziende nel settore difesa e aereospaziale. La fusione tra i due colossi aerospaziali, Eads e Bae Systems, rischia infatti di emarginare nel settore difesa Finmecanica che ha vissuto in Borsa una giornata difficile: il titolo ha perso il 5,35% . Il nuovo supergruppo renderebbe molto difficile per Finmeccanica ottenere ordini in Francia, Regno Unito e Germania nel settore difesa e aereospazio. Il ministro del Tesoro Grilli, “azionista di riferimento” di Finmeccanica, appare colto del tutto di sorpresa e rilascia dichiarazioni disarmanti “Non ho ancora un’idea né sono in grado di fare valutazioni. Se succederà sentiremo Finmeccanica e capiremo qual è lo scenario competitivo”. Si danno molte arie ma viene d’obbligo chiedersi: in quale società di mercato pensano di vivere i “bocconiani” del governo Monti?

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