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La Grecia fa piangere i ricchi

Il quotidiano conservatore francese “Le Figarò” spiegava ieri perché le oligarchie e i grandi gruppi capitalisti sono diventati isterici e aggressivi sul referendum in Grecia. Secondo il giornale francese da Mercoledì 24 giugno, quando all’uscita da una riunione dell’Eurogruppo, il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha attaccato direttamente il Fondo Monetario Internazionale (FMI), i miliardari di mezzo mondo hanno perso quasi 88 miliardi dollari, di cui secondo Bloomberg dei miliardari, ben cui 52,3 nella sola giornata di lunedi. Quel giorno, tutti i mercati azionari mondiali hanno perso notevolmente. Il CAC 40 ha registrato un calo del 3,74%, mentre i mercati azionari di Milano, Lisbona e Madrid sono perso il 5%. Il Dow Jones ha perso il 1,95% nel frattempo.  Ma, come è noto, quando si dice che “sono stati bruciati in Borsa tot miliardi”, è una verità molto ma molto parziale. Infatti se qualcuno ha perso, qualcun altro ci ha guadagnato.

La perdita media calcolata per ogni miliardario è stata pari a 217,5 milioni dollari nel periodo indicato. Al contrario alcuni, come Aliko Dangote, l’uomo più ricco dell’Africa, ha guadagnato 639,2 milioni di dollari dal Lunedi. La più impressionante è stata la caduta dello spagnolo Amancio Ortega, fondatore di Zara e World Fortune (69,2 miliardi dollari), che avrebbe perso 3,5 miliardi. Da parte sua, Bill Gates, l’uomo più ricco del mondo, ha perso 1,4 miliardi dollari nelal giornata di lunedi mentre il suo connazionale, l’investitore Warren Buffett, ha registrato una perdita di 1,6 miliardi dollari, l’equivalente di ciò che Atene avrebbe dovuto rimborsare entro il 30 giugno al Fondo Monetario Internazionale.
Alla Borsa di Parigi , sostiene Le Figarò, i ricchi francesi non sono stati risparmiati dalla situazione greca. Tra le dieci maggiori fortune più colpite lunedì scorso, ci sono tre francesi. Lilane Bettencourt (-1,1 miliardi di euro), Patrick Drahi (-992.600 mila) e Bernard Arnault (- 1 miliardo). Quest’ultimo, il dodicesimo miliardario del mondo e proprietario di LVMH, è anche il miliardario che ha perso il più il giorno successivo – martedi – con un ulteriore perdita di 2,1 miliardi di dollari. Si capisce bene il tono velenoso e piuttosto isterico con cui i giornali – di cui questi personaggi sono gli azionisti di riferimento – parlano e commentano sulla situazione in Grecia.

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