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Ultime dalle borse: si precipita!

17,35 A Milano, che nelle ultime due sedute ha bruciato tutti i  guadagni di ottobre, l’Ftse Mib perde il 6,8%. Per Piazza Affari, maglia nera europea (Francoforte perde il 5% e Parigi il 5,2%), è la peggiore seduta di sempre dal crac Lehman con Intesa e Unicredit che crollano rispettivamente del 15,8% e del 12,4%,  entrambi record negativi giornalieri.

17.20 Nuova giornata drammatica per l’Italia sui mercati, con tutti i titoli di Stato abbattuti dal fuoco della grande speculazione internazionale. Nel corso della seduta lo spread tra il Btp decennale e l’equivalente bund tedesco ha frantumato record su record minuto dopo minuto, sfondando anche il muro dei 455 punti base e toccando i 455,1 punti, dopo aver chiuso ieri a 407 punti. Sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano è volato al 6,33%, avvicinandosi pericolosamente a quella soglia del 6,5%-7% ritenuta da tutti gli analisti punto di non ritorno. Infatti nel momento in cui Grecia, Irlanda e Portogallo hanno oltrepassato questo confine, questi tre Paesi sono stati costretti a chiedere aiuto alla comunità internazionale per salvarsi dalla bancarotta. Con il Btp decennale sono finiti sotto immensa pressione anche i titoli del Tesoro a due e a cinque anni, segnando nuovi record storici dall’introduzione dell’euro nel 1999. Il rendimento del biennale è schizzato fino al 5,75% sul mercato secondario mentre quello del quinquennale è volato al 6,28%. In quest’ultimo caso lo spread col bund a cinque anni si è allargato a 532 punti base.

Piazza Affari torna in profondo rosso. L’indice Ftse Mib, dopo aver alleggerito per qualche minuto le perdite, segna ora -7,04% a 14.888 punti. Perde il 6,44% l’All Share e il 4,02% lo Star.

17.00 I listini tornano a crollare sul finale di seduta. Milano, che aveva recuperato fino a -5%, torna a perdere il 7% con Intesa Sanpaolo sotto
 del 15,8% e Unicredit del 12,3%. Peggiorano anche le altre piazze europee con Parigi che perde il 5,2% e Francoforte il 4,9%.

16,20 L’intervento di Francia e Germania, che domani terranno un vertire di emergenza con i rappresentanti di Grecia, Ue e Fmi, fa  recuperare leggermente terreno alle Borse, che comunque restano in profondo rosso. Milano cede il 5,6% con l’Ftse Mib mentre Parigi e Francoforte perdono rispettivamente il 4,1% e il 3,6%. Intanto, dopo un colloquio telefonico, il presidente francese  Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel si augurano una rapida applicazione dell’accordo Ue sul rafforzamento del fondo salva Stati.

16.10 Il referendum in Grecia sulle misure di austerity chieste dall’Europa equivale a una «roulette russa». Lo ha detto il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick secondo le agenzie internazionali. Secondo la Banca mondiale, l’economia globale è entrata in una «fase rischiosa».

16.05 Per la prima volta nel corso della giornata le Borse europee e con loro Piazza Affari hanno tentato di fermare la progressione delle vendite, ma il clima rimane pesantissimo: a circa un’ora e mezza dalla chiusura l’indice Ftse Mib segna una perdita del 6,08%, l’Ftse All Share un ribasso del 5,56%. Tra i titoli principali sono sempre le banche (l’indice Dj stoxx di comparto nella zona euro perde otto punti percentuali) a trascinare al ribasso i listini: Intesa SanPaolo è rientrata alle contrattazioni e segna un calo del 13,25%, seguita da Unicredit, che cede il 9,55%, dal Monte dei Paschi di Siena (-7,27%) e dalla Banca popolare di Milano (-6,71%). Male anche Fiat, che perde il 6,82%, e Fondiaria Sai, in asta di volatilità al ribasso, così come la controllante Premafin, che però poco prima segnava un leggero rialzo.

16.00 «Sono ottimista, penso che l’euro reggerà, sopravviverà e farà un balzo in avanti se l’Italia farà bene la propria parte», «ma vedo troppa inerzia governativa ed il tempo sta scadendo». Così l’economista Marcello Messori commenta con l’Adnkronos il crollo della borsa di Milano e il record dello spread tra Bund e Btp, sottolineando che «certo è una situazione preoccupante». «Date le scelte delle istituzioni europee di partire dal settore bancario, creando intorno agli istituti di credito un cordone protettivo, e di sistemare in qualche modo la Grecia, ora -afferma Messori- l’anello fragile diventa l’Italia, il che implicherebbe, secondo molti esperti, una reazione a catena». Per l’economista «l’Italia è in grado di fare da sola, è ‘troppo grandè per non salvare se stessa ma non lo sta facendo. E questo i mercati lo percepiscono». Messori, dunque, avverte che «servirebbe fugare i dubbi, sulla manovra di bilancio c’è la delega fiscale ma non è stata ancora decisa». E non solo. «Come richiesto dai partner europei, l’Italia dovrebbe anche stimolare la crescita, l’economia che non riparte», «compito complesso ma non impossibile. Abbiamo molto da recuperare e anche in fretta, dobbiamo agire in ‘rincorsà. Ma noi non lo stiamo facendo». «La lettera d’intenti all’Ue è molto generica» secondo l’economista mentre «servono atti precisi». E, se si registra una grave situazione di stallo nonostante lo tsunami economico-finanziario globale, per Messori la causa «è nell’inadeguatezza della compagine governativa che non ha colto i segnali di fragilità dell’Italia già ad aprile scorso».

«Era evidentissimo -sottolinea Messori- che Italia e Spagna sarebbero entrate nell’occhio del ciclone ma si è perso tempo, prima con una manovra a luglio proposta come definitiva cui è invece seguita una seconda manovra ad agosto che ha impiegato settimane per produrre qualcosa. E così abbiamo perso reputazione». Ciononostante l’economista sollecita ad «adempiere alla scommessa» ma avverte ancora che il nostro Paese «non lo sta facendo». «Serve, insomma, -conclude Messori- attivare un circolo virtuoso. Sono ottimista che l’euro sopravviverà, reggerà, farà un balzo in avanti se l’Italia farà bene ma c’è troppa inerzia governativa e il tempo stringe».

15.50 Vertice d’emergenza Merkel, Sarkozy, Ue e Fmi domani a Cannes

15.28 Nelle stesse ore in cui ad Atene si terrà una riunione di emergenza del governo convocata dal primo ministro George Papandreou, a Parigi, all’Eliseo, il presidente francese Nicoals Sarkozy terrà alle 17 una riunione interministeriale per discutere della situazione innescata dall’annuncio del premier greco di indire un referendum sul piano di aiuti Ue. Come riferiscono i media francesi, alla riunione parteciperanno il primo ministro, François Fillon, il ministro dell’Economia, Francois Baroin, il ministro degli Esteri, Alain Juppè, il ministro del Bilancio, Valèrie Pècresse, quello per gli Affari europei, Jean Leonetti, e il governatore della Banque de France, Christian Noyer. In mattinata, Sarkozy aveva avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco, Angela Merkel.

15,20 A mezz’ora dal via la borsa di New York è in profondo rosso: il Dow Jones cede il 2,14% a 11.698,79 punti, lo Standard & Poor’s perde il 2,51% e il Nasdaq il 2,46%.

14.50 Piazza Affari maglia nera del Veccihio Continente. L’indice Ftse Mib segna infatti un calo del 6,95% a 14.907 punti mentre a Francoforte il Dax lascia sul campo il 5,30%, a Parigi il Cac il 5,16% e a Londra il Ftse il 3,10%. Anche Atene perde oltre i 5 punti percentuali mentre in Spagna l’Ibex segna un calo del 4,32%.

14.35 Apre in netto calo la Borsa di New York. Il Dow Jones cede l’1,60%, lo S&P 500 l’1,40% e il Nasdaq Composite il 3%.

14.30 Non si può escludere un default della Grecia nel caso in cui i cittadini greci votassero «no» al referendum proposto da Papandreu sul secondo piano di salvataggio. Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker parlando alla radio Rtl. Lo riferisce l’agenzia Reuters.

14.20 Lo spread btp-bund sfonda anche il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. Sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano vola al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti.

14.15 Lo spread btp-bund sfonda anche il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. Sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano vola al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti.

14.00È ripresa in modo impetuoso la corsa al rialzo dello spread. Il differenziale di rendimento Btp-bund macina record su record minuto dopo minuto e vola a 450 punti base, con l’interesse sul decennale italiano al 6,29% sul mercato secondario.

13.50 Il referendum della Grecia sulle nuove misure di risanamento concordate in cambio degli aiuti europei «alza drammaticamente gli steccati per la Grecia e per l’Eurozona nel suo complesso». Lo afferma l’agenzia Fitch in un comunicato. Per l’agenzia di rating il referendum greco mette a repentaglio la stabilità e la «vitalità» stessa dell’euro.

«Un rifiuto del dialogo Ue-Fmi del programma negoziato di recente dal governo greco -continua Fitch nel comunicato- potrebbe aumentare il rischio di un default forzato e potenzialmente un’uscita scomposta greca dall’euro. Entrambi avrebbero gravi implicazioni finanziarie per la stabilità finanziaria e la vitalità della zona euro».

13.40 Piazza Affari finisce al tappeto. Dopo aver sfondato la soglia di -6%, segna ora una flessione del 6,25% a 15.021 punti. Sotto pressione i bancari: Intesa SanPaolo cede il 13,25%, Unicredit il 10,6%, Mps il 7,48%, Banco Popolare il 6,67%. In asta di volatilità Fiat Industrial e Fonsai con ribassi teorici rispettivamente dell’11,9% e dell’8,31%.

Crollano le banche e le assicurazioni europee sotto la paura del referendum greco. Mentre i listini europei affondano (Francoforte cede il 5,2%, Parigi il 4,3%, Londra il 3%) si registrano ribassi a due cifre per molti titoli finanziari, specialmente di Grecia, Francia e Italia: Dexia cede il 15,2%, Societè Generale il 14,3%, Intesa Sanpaolo il 12,3%, Alpha Bank il 12,5%, Bank of Ireland l’11,2%, Credit agricole l’11,35%, Banco Comercial Portuguese l’11,6%, Unicredit il 10,6%, National Bank of Greece il 10,5%, Bnp Paribas il 10,3%. Tra gli assicurativi crollano Ing Groeup (-11,6%), Axa (-11,3%) e Allianz (-8,7%). I timori di una nuova recessione colpiscono anche le auto, unico settore che insieme a banche e assicurazioni cede, secondo gli indici Dj Stoxx, oltre il 6%. Renault perde il 7,8%, Fiat il 7,6%, Peugeot il 6,9%, Daimler il 6,9%, Porsche il 6,5%.

13.30 Lo spread tra il btp e il bund tedesco segna un nuovo record storico a 443 punti base. Il rendimento del decennale italiano vola, sul mercato secondario, al 6,26%.

13.30 Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha convocato per le 17:00 di oggi una riunione con i principali ministri responsabili dei settori legati alla crisi. In particolare, il capo dello Stato ha convocato il premier Fran‡ois Fillon, il ministro dell’Economia Fran‡ois Baroin, il ministro degli Esteri Alain Juppè, il ministro del Bilancio Val‚rie P‚cresse, il ministro degli Esteri Alain Juppè, il ministro per gli Affari comunitari Jean Leonetti, e il governatore della Banca di Francia Christian Noyer. Sarkozy intende anche telefonare a metà giornata alla cancelliera tedesca Angela Merkel per parlare della decisione della Grecia di indire un referendum sul piano di aiuto europeo elaborato la scorsa settimana a Bruxelles.

13.15 Lo spread btp-bund riprende a volare e sfonda i 440 punti base a quota 441 dopo la dichiarazione di Fitch sui rischi connessi al referendum indetto dalla Grecia.

12.35«L’Unione Europea non ha ricevuto nessuna anticipazione sulla decisione di Atene di indire un referendum sul secondo salvataggio». Lo ha detto un funzionario della Ue oggi a Bruxelles, secondo quanto riferisce Bloomberg.

12.30 Deciso «a evitare ad ogni costo» il referendum sul piano anticrisi messo a punto la settimana scorsa a Bruxelles e annunciato ieri sera dal premier Giorgio Papandreou, e ancor più deciso a ottenere il ricorso anticipato alle urne. Così si è detto oggi Antonis Samaras, il leader di Nea Dimocratia – il principale partito dell’opposizione in Grecia (di centro-destra) – alla fine di un incontro avuto stamani con il presidente della Repubblica Karolos Papoulias. «Papandreou – ha detto fra l’altro Samaras, visibilmente irritato – ha posto un dilemma che può dividere il Paese, un dilemma che mette in pericolo la prospettiva europea della Grecia. Ho spiegato al presidente della Repubblica – ha aggiunto – che Nea Dimocratia è decisa ad evitare a ogni costo gli esperimenti. In questo momento le elezioni anticipate costituiscono una necessità nazionale e ognuno deve assumersi le proprie responsabilit…». «In questi difficili momenti – aveva detto Samaras al suo arrivo al palazzo presidenziale prima di incontrare Papoulias – ho il dovere storico di impedire, in qualsiasi modo, che il futuro della Grecia e la sua prospettiva europea finiscano male». Nelle intenzioni di Samaras potrebbe esservi – secondo quanto scrivono i giornali – anche la richiesta di dimissioni a tutti i deputati del suo partito per ottenere lo scioglimento del Parlamento e il ricorso alle elezioni anticipate.

12.25 L’intervento della Bce sui Titoli del Tesoro riesce a frenare la corsa al rialzo dello spread. Dopo un avvio di seduta che ha visto il differenziale Btp-Bund schizzare a 439,9 punti base dai 407 di ieri, lo spread a metà giornata si è stabilizzato in una forchetta tra i 432 e i 435 punti base.

ore 12.05 Cinque mosse per salvare l’Euro con più Europa. Il Sole 24 Ore stila una manifesto che contiene cinque misure da varare a livello comunitario per disinnescare la crisi del debito sovrano e ridare sicurezza a risparmiatori, investitori e aziende europee. Il quotidiano econonico chiede così un governo economico europeo che sia «il guardiano della disciplina fiscale», l’estensione del mandato Bce che deve «poter intervenire sui mercati come la Fed», e il varo degli Euro Project Bond per finanziarie infrastrutture, ricerca e telecomunicazioni. Al quarto punto il manifesto chiede anche il varo di obbligazioni (Euro Union Bond) per «garantire la stabilità del’eurozona e sostenere i Paesi in difficoltà che potranno finanziarsi sul mercato a costi accettabili». Infine, come ultima misura si chiede un mercato unico bancario che abbatta i vincoli imposti dalle autorità nazionali, che hanno ricadute negative per banche, consumatori e imprese.

ore 12.00 La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sollecitato il nuovo Presidente della Bce, Mario Draghi, a «lavorare per la stabilità dell’Euro». Lo ha detto il suo portavoce, Steffen Seibert, con un post su Twitter.

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