Sono sempre più ricchi, anche nel 2017, anche dopo dieci anni di crisi e provvedimenti economici che hanno invece impoverito interi paesi e consistenti settori sociali, molti dei quali fino a ieri idealizzati come “classi medie”. Ma Dove imboscano i loro soldi i ricchi del mondo? Secondo i dati del Boston Consulting Group, ripresi da Wall Street Italia, li imboscano ancora in Svizzera, che siccome “lava sempre più bianco” rimane la meta preferita. Secondo il rapporto del Bsc, la quantità di ricchezza offshore globale detenuta nel 2017, dice lo studio , è stata di circa 8,2 trilioni di dollari – il 6% in più rispetto all’anno precedente in termini di dollari USA. I soldi imboscati dai ricchi confermano che per loro la crisi non c’è mai stata e quando c’è stata è stata ampiamente superata. Dunque non siamo, non siamo mai stati e non staremo mai nella stessa barca. Ci vorrebbero le picconate altro che la Flat Tax.
Secondo i dati del World Wealth Report 2018, la ricchezza degli High Net Worth Individual (HNWI), cioè i ricchi che nel solo 2017 hanno investito almeno un milione di dollari, lo scorso anno ha superato per la prima volta i 70 mila miliardi dollari, segnando una crescita del 10,6% anno su anno, la migliore dal 2011.
La ricchezza degli ultra ricchi è aumentata del 10,6% e il 2017 si classifica così al secondo posto tra gli anni con il più ampio tasso di crescita di HNWI dal 2011. Tra il 2016 e il 2017, il numero di grandi ricchi è incrementato di circa il 9%, da 251.500 a 274.000 individui.
In questa classifica degli imboscatori di ricchezza, l’Italia è collocata stabilmente al decimo posto della top ten mondiale (i primi dieci paesi) per numero di HNWI, preceduta da Usa, Giappone, Germania, Cina, Francia, Regno Unito, Svizzera, Canada e Australia (in ordine dal primo al nono posto). La crescita della ricchezza privata in Italia è trainata dalla crescita dei prezzi del mercato immobiliare, saliti del 2,7% nel 2017, dopo aver registrato segni di ripresa nel 2016 (+1,3%). La ricchezza privata immobiliare del resto costituisce il 51% della ricchezza. Il restante 44,5% è ricchezza finanziaria e solo il 4,5% della ricchezza privata è costituita da beni materiali. E’ il paradiso infernale della rendita speculativa allo stato puro.
Ma sui luoghi dove i ricchi italiani imboscano i soldi, qualcosa di più si potrebbe sapere nei prossimi giorni, soprattutto per quanto riguarda i famosi “Panama Papers”, ossia i fondi depositati off shore nella zona del Canale. Tra questi ci sono anche alcuni ricchi imboscatori italiani (tra privati e uomini e partiti politici). Il settimanale L’Espresso fa sapere pubblicherà una nuova inchiesta sui Panama Papers, che conterrà i nomi e i casi più rilevanti che coinvolgono l’Italia. Le nuove rivelazioni metteranno in luce tesori offshore di valore rilevante, da 1,5 fino a 10 miliardi di dollari.
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