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BYD doppia Tesla e vola in borsa

Lunedì 17 marzo BYD ha presentato la sua Super e-Platform: batterie e stazioni che permetteranno di ricaricare le auto elettriche della compagnia di Shenzhen (quasi) alla velocità di un pieno di benzina. Super e-Platform ha infatti un picco di 1MW (il più potente del settore), e permette di ricaricare un pacco batteria con autonomia di 400 chilometri in 5 minuti, secondo quanto illustrato dal fondatore di BYD, Wang Chuanfu.

Si tratta di una potenza doppia rispetto a quella messa in campo dalla statunitense Tesla con i suoi supercharger (500kW). In seguito all’annuncio della nuova tecnologia le azioni BYD a Hong Kong sono balzate di oltre il 6 per cento a HK$408 poco dopo l’apertura del mercato martedì e hanno concluso la sessione mattutina in rialzo del 3,6 per cento a HK$399,60. Il titolo ha guadagnato il 55 per cento dall’inizio dell’anno.

La Super e-Platform di BYD può produrre effetti a catena nel mercato automotive:

  • consolidando la posizione di BYD quale primo produttore di auto in Cina (nel 2024 la compagnia di Shenzhen – che fabbrica solo elettriche pure e ibride – è risultata prima sia per unità vendute che per quota di mercato, rispettivamente 3.524.482 e 15,34 per cento);
  • favorendo l’acquisto di elettriche pure (e la transizione energetica): dopo che negli ultimi mesi in Cina l’aumento delle vendite di ibride era stato più veloce delle elettriche, il trend è destinato a invertirsi a favore dei veicoli a batteria;
  • rafforzando BYD come player globale.

La nuova tecnologia sarà inizialmente disponibile in due modelli BYD EV: la berlina Han L e il SUV Tang L, con prezzi a partire da 270.000 yuan (37.324 dollari). Per implementarla, BYD ha annunciato che costruirà 4.000 stazioni di ricarica ultra-veloci in tutta la Cina.

Secondo i dati della China Passenger Car Association, le vendite di veicoli BYD (ibridi plug-in ed EV alimentati a batteria o “puri”) a febbraio 2025 sono aumentate del 7,4 per cento rispetto al mese precedente e del 164 per cento rispetto all’anno precedente, arrivando a 322.846. Nel frattempo, nello stesso mese le vendite globali di veicoli elettrici hanno raggiunto 1,2 milioni di unità, con un aumento del 50 percento rispetto all’anno scorso, secondo i dati compilati da Rho Motion. Circa tre quarti di queste vendite sono avvenute in Cina.

La novità introdotta da BYD è una pessima notizia per Tesla, la cui valutazione di mercato da dicembre 2024 – quando aveva raggiunto il picco di 1.500 miliardi di dollari – si è pressoché dimezzata, un crollo che JP Morgan ha definito «senza precedenti nel settore automotive». Le azioni Tesla hanno perso valore anche perché la compagnia di Elon Musk non ha centrato gli obiettivi di vendita né raggiunto i traguardi auspicati dagli investitori per quanto riguarda la guida autonoma.

E proprio per quanto riguarda la guida autonoma il mese scorso BYD ha fatto sapere che aggiungerà gratuitamente il suo sistema “God’s Eye” a tutti i suoi modelli. A seconda del prezzo dell’auto, saranno installati il “God’s Eye C”, che comprende 12 telecamere, radar a onde da 5 mm e 12 radar a ultrasuoni; il “God’s Eye B”, che fornisce un sensore LiDAR per migliorare la percezione del sistema di assistenza alla guida; e il più sofisticato “God’s Eye A”, che dotta tre LiDAR alimentati dal sistema DiPilot 600 con una potenza di calcolo di 600 TOPS.

Inoltre BYD punta a raccogliere presto 5,6 miliardi di dollari tramite un collocamento primario di azioni per sostenere i suoi sforzi di ricerca e sviluppo e l’espansione all’estero.

In definitiva, il sogno di Elon Musk di una “elettrica per le masse” lo sta realizzando la sua rivale cinese.

* da Rassegna Cina

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