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Roma. Sgomberata la Città dell’Altra Economia

Una sintesi di quanto avvenuto nella ricostruzione fatta da Paese Sera:

Blitz delle forze dell’ordine stamattina alle 6 nei locali della Città dell’Altra Economia. Diverse squadre dei vigili urbani hanno così sgomberato il Comitato di sostegno Cae 2.0 che dallo scorso 31 luglio occupa gli spazi di largo Dino Frisullo. Dieci le persone denunciate per occupazione abusiva.

“Questa azione avviene all’indomani di un incontro tra gli occupanti e tre rappresentanti della cordata vincitrice del bando – raccontano gli occupanti – Salvatore Buzzi della coop. 29 giugno, Enrico Erba e Andrea Ferrante dell’Aiab. L’incontro era stato favorito dal consigliere Andrea Alzetta ed era volto a iniziare un percorso di dialogo con gli occupanti”. Durante questo incontro era “stata riconosciuta agli occupanti la legittimità a proseguire le attività e le progettualità portate avanti in questi anni alla Cae” dicono gli sgomberati. Tant’è che si era stabilito di aggiornarsi a un ulteriore incontro per definire una eventuale trattativa. 

Per questo proprio non ci si aspettava il blitz delle forze dell’ordine. Dopo un’ora dallo sgombero si sono presentati alla Cae, Francesco Coccia (Comune di Roma), Enrico Erba (Aiab), Andrea Ferrante (Aiab) e Carlo Patacconi (Agricoltura Nuova) che hanno rivendicato l’utilizzo dei locali in quanto vincitori del bando.

“LA CAE E’ DI TUTTI” – Duro l’attacco delle cittadine e cittadini, associazioni attivisti, rappresentanti di organizzazioni sociali, sindacati e associazioni fatte andare via: “L’azione di questa mattina dimostra la connivenza tra realtà che si dichiarano altroeconomiche e pratiche antidemocratiche che nulla hanno a che vedere con il dialogo e la mediazione – dichiarano gli occupanti sgomberati – Ribadiamo che la Cae appartiene a tutti i cittadini e le cittadine di Roma come spazi, esperienza e portato, e chiediamo una volta di più che ci sia garantito di proseguire il percorso avviato da tempo, che restituirebbe alla città un luogo di socialità, economia altra, elaborazione, formazione”.

LA BATTAGLIA CONTINUA-  “Continueremo nella battaglia per la costruzione di spazi di progettazione di altreconomia vera, partecipata e democratica – concludono gli occupanti – la mobilitazione proseguirà per veder garantita a questa città un luogo per l’economia solidale vero. Roma non ha bisogno di un altro centro commerciale della green economy”.

LE REAZIONI – “Con un ingente spiegamento di vigili urbani questa mattina è stata sgomberata la Città dell’Altra Economia per consegnarla ad una cordata che comprende la solita cooperativa Integra, di fede rampelliana” in una nota da Fabio Alberti, portavoce della Federazione della Sinistra di Roma, presente allo sgombero. “Continua così il disegno di Alemanno di inserire i fascisti in tutte le istituzioni cittadine. Spiace vedere che ciò avviene con l’assenso di una parte della sinistra romana – prosegue Alberti – E’ un errore che si è ancora in tempo a rimediare rompendo la Ati contro natura costituita per ottenere l’assegnazione, per ricomporre l’unità del movimento. L’esperienza della Città dell’Altra Economia, come alternativa radicale all’attuale modo di produrre e di consumare, deve proseguire. Se non sarà possibile nei locali attuali si individui una nuova locazione”.

CONSORZIO: “DISPIACE PER LO SGOMBERO, MA CITTÀ’ RIAPRIRÀ PIÙ ACCOGLIENTE” – “Dispiace che la breve occupazione messa in atto da parte di alcune organizzazioni e di realtà abusive che avevano preso possesso degli spazi della Cae lasciati inutilizzati, sia terminato con uno sgombero (per fortuna pacifico) degli stessi da parte dei vigili urbani. Questo si poteva sicuramente evitare e il nuovo Consorzio di gestione riprenderà il dialogo, speriamo costruttivo, con tutte le realtà interessate alla promozione e allo sviluppo della Cae. Lo strumento anche formale, per garantire piena partecipazione sarà il Comitato di indirizzo della Cae che sarà luogo aperto e inclusivo. La città aprirà a breve, più accogliente e vibrante che mai”. Così il Consorzio Città dell’Altra Economia in una nota.

“Oggi il Comune di Roma ha affidato la Città dell’Altra Economia al nuovo Consorzio di gestione perché possano iniziare i lavori di ripristino dell’Area – continua il Consorzio – A breve, si insedieranno anche le tredici imprese di altra economia che per i prossimi anni avranno sede in quello che sarà sempre di più il luogo di elaborazione e confronto su un’altra economia e anche un magnifico spazio per le pratiche di un’economia diversa: riciclo di tessuti e sartoria, artigianato creativo, ristorazione e vendita di prodotti biologici, erboristeria e rimedi naturali, la bottega del commercio equo solidale e dei prodotti delle fattorie sociali, bioedilizia, mobilità sostenibile, produzioni culturali e teatrali”. “Il consorzio di gestione è formato da Aiab, Associazione Italiana Agricoltura Biologica – realtà presente nella Cae dalla sua inaugurazione nel 2007 con il punto vendita dei produttori biologici del Lazio – insieme alla Coop. Agricoltura Nuova, la Coop. 29 giugno, e la Coop. Integra, tutte realtà che con diverse funzioni sono già state coinvolte in diverse attività della Cae” conclude la nota.

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1 Commento


  • Saretta

    Mettere su questo articolo – lo sgombero di 8 persone – la foto del mercatino biologico fatto da AIAB – unica occasione in cui ho visto il piazzale pieno – mi sembra, a livello giornalistico, eticamente sbagliato.

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