La Farnesina ha confernato che Andy Rocchelli, fotografo e reporter italiano, è stato ucciso ieri in Ucraina insieme ad un suo accompagnatore e traduttore. Rocchelli era di Piacenza, aveva trenta anni ed era uno dei fondatori del collettivo fotografico Cesuralab.
“La Farnesina è stata informata dalle autorità ucraine dell’uccisione del giornalista italiano Andrea Rocchelli che si trovava nell’area di Slaviansk”, rende noto il ministero degli esteri. “All’accertamento definitivo – aggiunge la Farnesina – manca il riconoscimento della salma che è stata trasferita, insieme a quella di un cittadino russo, dall’ospedale di Andreevka a quello di Slaviansk, distante pochi chilometri”.”La famiglia del giovane reporter è stata in queste ore in contatto con la Farnesina e l’Ambasciata a Kiev, che l’assisterà al suo arrivo questo pomeriggio nella capitale ucraina”, conclude la nota diffusa dal ministero degli Esteri.
Il giornalista francese William Roguelon dell’agenzia Wostok Press, che era con il collega italiano, ha raccontato che si trovavano a bordo di un’auto con l’interprete, nella zona sud della città, assediata dalle forze militari di Kiev. «Prima abbiamo sentito colpi di kalashnikov che fischiavano. Poi sono piovuti i colpi di mortaio tutt’intorno», ha raccontato il fotografo. Roguelon ha affermato di averne visti esplodere fra i 40 e i 60. «Hanno aggiustato il tiro – ha detto in riferimento ai bombardamenti delle forze fedeli al governo – e un colpo è piombato in mezzo al fossato» dove i fotografi si erano messi al riparo. Il francese, pur rimanendo ferito, è riuscito a raggiungere l’ospedale locale senza sapere quali fossero le condizioni di Rocchelli e dell’interprete che ha visto distesi a terra immobili, come ha riferito la tv Rossia 24. Testimoni hanno poi riferito che l’interprete è morto sul morto, mentre Rocchelli – colpito gravemente – sarebbe deceduto poco dopo il ferimento.
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