La lista alternativa “Napoli non si piega” ha consegnato oggi agli uffici comunali la propria lista per le elezioni amministrative al Comune di Napoli e alle Municipalità. Numerosi attivisti dei movimenti sociali e della società napoletana hanno accettato di mettere a disposizione la propria persona per il programma della nostra Lista che presenta l’avvocato del lavoro, Pino Marziale, candidato Sindaco. Tra i compagni candidati ci sono Alberto Trama, lavoratore della Net/Service, Fulvio Ricci vicepresidente degli Ordine degli Architetti, De Biase Anna, del movimento di lotta dei beni culturali, Paolo Fierro, medico dell’Ospedale Ascalesi e attivista antirazzista, Ernesto Rascato, operatore culturale della Libreria “Quarto Stato”, Aldo Bronzo, storico, Rosa Cernuto, attivista del movimento contro la speculazione a Bagnoli, Fabio Ruggiero, del movimento per l’acqua pubblica, Bruno Salvio, del movimento dei disoccupati, Giancarlo Ugon, lavoratore dei trasporti e tanti altri esponenti del conflitto culturale, sociale e politico che ha attraversato l’area metropolitana napoletana. Si conferma – dunque – la sfida politica e programmatica di “Napoli non si piega” contro le destre e il berlusconismo ma in rottura netta non solo con il bassolinismo e i suoi variegati epigoni ma anche con quanti, in queste ore, stanno ritessendo i fili di quel continuiamo politico e amministrativo bipartisan che tanti danni ha prodotto alla città e ai ceti popolari napoletani. Tutte le notizie su Napoli non si piega sono disponibili su www.appellonapoli.it
Intanto l’operazione De Magistris comincia a dare qualche delusione ed a perdere qualche pezzo della sua iniziale area di sostegno. I promotori dell’assemblea del 24 marzo – tra cui l’Assise cittadina di Bagnoli – una associazione di attivisti sociali contro la devastazione ambientale nell’area di bagnoli, hanno distribuito un volantino a Napoli e convocato una assemblea pubblica per il 21 aprile. Gli attivisti affermano che i presupposti dell’assemblea con De Magistris tenutasi il 24 marzo scorso ad Architettura “sono venuti meno poiché alle parole non sono segui i fatti”. Gli attivisti della zona Flegrea ritengono che”La decisione di accordarsi con il partito Democratico per presentare candidati comuni alle presideneze delle municipalità, nei modi come è avvenuta come la sostanza, va in direzione opposta a quanto affermato da De Magistris in quell’assemblea e in altre sedi”. Il problema posto non è però solo la delusione per il (prevedibile) cedimento di De Magistris, quanto, dicono ancora nel comunicato “la questione di come articolare percorsi politici di respiro che portino le ragioni dei movimenti di lotta fuori dalla marginalità”. Su questo hanno convocato una assemblea per la prossima settimana.
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