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Elezioni a Napoli. Un percorso alternativo c’è

E’ stata una discussione importante e necessaria quella che si è tenuta venerdì sera, 6 maggio, a Napoli, organizzata da Sinistra Critica, Rete dei Comunisti e Comunisti/Sinistra Popolare. Un confronto politico, ad ampio raggio, che si staglia ben oltre il ridotto territoriale napoletano e campano.

L’assemblea è stata organizzata a sostegno della Lista NAPOLI NON SI PIEGA la quale è nata su sollecitazione delle tre organizzazioni che, alcuni mesi fa, alla vigilia delle elezioni amministrative a Napoli, hanno ritenuto avviare pubblicamente un dibattito sulla rappresentanza politica con l’obiettivo di costruire una alternativa sociale e politica, non solo contro le destre e il berlusconismo, ma, soprattutto sideralmente distante dalla lunga e disastrosa stagione del bassolinismo e dei suoi variegati epigoni.

Una intrapresa collettiva ha messo al centro del suo programma (consultabile sul sito: www.appellonapoli.it) gli obiettivi elaborati e praticati dei movimenti di lotta sociali e l’indispensabile autonomia ed indipendenza politica da ogni subalternità al PD e alle compatibilità del mercato.

Una scelta che si è concretizzata nella costruzione della Lista NAPOLI NON SI PIEGA e nella individuazione del candidato Sindaco nella figura del compagno Pino Marziale un avvocato del lavoro impegnato, da decenni, al fianco dei lavoratori e del sindacalismo di base.

L’assemblea di Venerdì 6 è stata animata dagli interventi dei compagni Mauro Casadio (Rete dei Comunisti), Umberto Oreste (Sinistra Critica) e Marco Rizzo (Comunisti/Sinistra Popolare) i quali hanno offerto, pur con accentuazioni diversificate, spunti di discussione su tutto l’arco delle questioni al centro dell’agenda politica.

La lotta alla guerra senza se e senza ma, la necessità di superare in avanti la perversa logica dell’antiberlusconismo in nome del quale si sono riprodotte sconfitte ed arretramenti per il movimento dei lavoratori e i ceti sociali subalterni, la centralità del conflitto sociale attraverso tutte le pieghe con le quali oggi si articola il moderno sfruttamento capitalistico, l’impegno militante nel prossimo appuntamento referendario e l’obiettivo di riconnettere le forme del conflitto metropolitano sono state le questioni affrontate che hanno delineato il contesto politico nel quale agisce l’esperimento napoletano della Lista NAPOLI NON SI PIEGA.

L’assemblea è stata conclusa da Pino Marziale, il candidato sindaco alternativo, il quale nel ripercorrere le esperienze che si stanno maturando in questi giorni, in numerosi incontri per i quartieri della città, ha operato una decostruzione critica dei programmi elettorali dei principali candidati.

In particolare Marziale ha proposto una  demistificazione della candidatura di Luigi De Magistris la quale, solo formalmente e propagandisticamente, si situa su un versante alternativo mentre, come è noto, già è stato realizzato l’accordo elettorale con il centrosinistra a partire dal governo delle Municipalità. Una prospettiva politica che troverà un più sofisticato intreccio nel prossimo probabile ballottaggio, dopo il primo turno elettorale, e che mortificherà, depotenziando ulteriormente ogni anelito conflittuale, quanti, a vario titolo, hanno intravisto nella candidatura di De Magistris una (improbabile) alternativa al disastro politico del centrosinistra partenopeo.

In questa dimensione sta agendo l’attività di NAPOLI NON SI PIEGA la quale ha scelto, costitutivamente, di continuare ad esistere, come spazio pubblico di discussione e promozione politica metropolitana, anche oltre il periodo della campagna elettorale.

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