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Firenze. Contestato il ministro Frattini

Firenze. Ieri circa 200 compagni e compagne dei centri sociali, dei collettivi studenteschi e delle realtà autorganizzate, sono scese in piazza per manifestare contro la presenza del ministro di guerra Frattini, contro le politiche della fortezza Europa fatte di respingimenti e repressione contro gli immigrati. Frattini era infatti a Firenze a presenziare ad una tre giorni sull’Unione Europea, una kermesse buona solo a coprire la sbiadita politica comune europea, comune ormai solo per le politiche di repressione per chi lotta e di espulsione per gli immigrati. Sono stati ricordati anche gli ultimi migranti morti nel mediterraneo.

Il corteo ha sfilato in pieno centro storico tra Piazza Duomo e Piazza della Signoria, dove si svolgeva il convegno e dove è stato contestato direttamente il ministro di Berlusconi.
“Contro la guerra del capitale lotta di classe internazionale”, “Frattini e La Russa assassini”, e slogan in solidarietà con i 22 giovani in custodia cautelare a Firenze per la recente operazione della procura, sono stati scanditi durante la manifestazione con interventi al megafono a spiegare le ragioni della protesta. I partecipanti alla protesta si sono poi spostati dall’altra parte di Piazza Signoria, dove era collocato, dietro una fila di transenne, un maxischermo collegato con il Salone dei Cinquecento dove stava parlando il ministro: subito sono partite nuove ondate di fischi. Al termine del suo intervento il corteo ha lasciato piazza della Signoria, percorrendo via Calzaioli, e soffermandosi in piazza del Duomo prima di sciogliersi, intorno alle 15,30, in piazza San Lorenzo.

A seguire il volantino distribuito durante il corteo:

Nessuna legittimità al Ministro di Guerra
FUORI Frattini da Firenze!
No alla guerra imperialista
No alla Fortezza Europa
Al fianco dei popoli in lotta

A Firenze dal 6 al 10 maggio tutti i maggiori rappresentanti
dell’Unione Europea si incontrano per “interrogarsi sullo Stato
dell’Unione, sulle azioni in corso e sulle prospettive future”. I
leader della Fortezza Europa, fondata sull’esclusione e sulla
repressione, saranno a Firenze per una kermesse utile solo
all’immagine sbiadita di una politica europea, la cui principale
funzione sembra sia rimasta quella dei respingimenti di massa.
All’incontro parteciperà naturalmente anche il Ministro degli
Esteri italiano Franco Frattini, che sarà a Firenze il 9 maggio.
L’Italia è pienamente partecipe della recente impresa neocoloniale
in Libia. Il ministro Frattini è il rappresentante di un Governo in
guerra, che partecipa senza remore ai bombardamenti “alleati” sul
territorio e sulle popolazioni della Libia spinto dalla necessità
di difendere gli interessi economici del grande capitale italiano.
La guerra è ancora una volta il mezzo per consolidare gli
investimenti italiani, che in Libia riguardano in particolar modo il
settore degli idrocarburi dato che l’Eni rappresenta la maggiore
compagnia petrolifera operante nel paese.
Ad esso si aggiunge il settore costruzioni dove Italcementi è
largamente presente dopo aver delocalizzato, nel 2010, buona parte
della produzione per risparmiare sulla manodopera. E stavolta la
guerra serve anche all’Italia per preservare il Trattato di
cooperazione e amicizia italo-libico stretto dal governo Berlusconi
con Gheddafi per ottenere il controllo dei flussi migratori grazie
all’istituzione di enormi lager in territorio libico per i migranti
diretti in Italia. E’ quindi chiaro ed evidente che questa guerra,
come del resto quelle che l’hanno preceduta, non ha niente a che
fare con i tanto decantati diritti umani o con il diritto
all’autodeterminazione dei popoli ormai degradati a mero alibi per la
coscienza collettiva.
La Firenze contro la guerra, antirazzista e a favore di un’Europa
dei popoli non può che considerare il Ministro Frattini persona non
gradita, manifestando il 9 maggio contro la presenza del ministro del
governo Berlusconi, contro la guerra, per la solidarietà
internazionale.

Assemblea Cittadina Contro la Guerra

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