Insegno al MIT un corso dal titolo: “Protect yourself at all times. Nuclear proliferation and control strategies through technology“.
Nonostante quello che mi hanno fatto, l’anno prossimo lo terrò anche al Politecnico di Torino, in un corso di dottorato.
La prima frase del titolo è quello che dicono gli arbitri ai due pugili prima dell’incontro.
Succede che il sottoscritto sia il maggior esperto italiano di disarmo nucleare. E’ un fatto, non una vanteria. C’è una classifichina internazionale piena di stranieri, perché in Italia – essendo un paese di servi asservito agli USA – pochi *tecnologi* se ne occupano. Sono, bontà loro, il primo italiano in codesto elenco, se si escludono colleghi che lavorano per la IAEA, ma quando sei lì rinunci naturalmente alla tua “nazionalità”.
Ho partecipato ai negoziati per l’accordo JPCOA con l’Iran nel 2015.
Leggo in questi giorni – da buoni e cattivi – castronerie a branchi. Sterminati branchi di castronerie.
Proviamo a smentirle, non si sa mai che uno su un milione capisca in quale oceano di bullshit lo stanno affogando.
1) L’Iran NON ha la bomba atomica. Non ci è neanche vicino, ad averla.
2) La IAEA ha ultimamente intensificato la frequenza delle sue ispezioni, dati i timori USA sulla non-adempienza dell’Iran ad alcune regolette, soprattutto sull’arricchimento dell’uranio. USA e Iran stavano facendo colloqui bilaterali, Trump al solito giocava sporco, mettendo avanti dei proclami ideologici del direttore della IAEA che purtroppo non è un El Baradei, ma un amico del “carota”. Gli Iraniani facevano notare che nei rapporti ufficiali degli ispettori IAEA non c’erano dati che giustificassero tutto il cancan di Trump, che però quando va in fissa, difficile farlo ragionare. Ma pian piano si sarebbe arrivati a un accordo.
3) La IAEA è fatta apposta per quei controlli: dato che abbiamo “convinto” gli iraniani a firmare il Protocollo Aggiuntivo del TNP, ha potere di intromissione totale nel nucleare iraniano: ispezioni a sorpresa, controlli distruttivi, etc. sappiamo davvero tutto, anche quante volte vanno al bagno.
4) In 80 anni, la tecnologia nucleare bellica ha fatto molti passi avanti, bimbi belli, non si parla più di “bombe atomiche” come ai tempi di Oppenheimer, ma di ordigni come minimo a tre stadi fusione-fissione-fusione termonucleare. La “bomba atomica” vecchio stile è solo più un innesco per le moderne bombe. E per queste, NON SERVE una bomba all’Uranio, ma al Plutonio weapons-grade a implosione: parlando come al tempo dei nonni, qualcosa di simile al Fat Man caduto su Nagasaki.
5) Quindi tutte queste beghe sull’arricchimento dell’uranio sono senza senso, oggi la strada per dotarsi di un’arma termonucleare non passa più attraverso l’Uranio arricchito, ma attraverso il Plutonio: ln Iran in questo momento non c’è un grammo di Plutonio weapons-grade. I controlli sono così stretti che li teniamo letteralmente per le palle. Certamente, uno può in teoria pensare ancora a fabbricare una bomba all’uranio arricchito al 90% come Little Boy: è un vicolo cieco e da 70 anni non le fa più nessuno, però è sempre una atomica. L’Iran è lontanissimo da questo. Piccolo partitolare: 90% è l’arricchimento richiesto, la disputa USA-Iran riguardava se loro avessero superato il limite imposto dal JPCOA, intorno al 3,5%. Si noti che il JPCOA del 2015, per il quale si son sudate sette camicie, è stato denunciato proprio dagli USA. I quali per metterla in caciara hanno addirittura chiesto che l’Iran NON arricchisse più l’Uranio. Al che gli iraniani han chiesto: e i nostri reattori con cosa li facciamo funzionare? A brillantina?
6) Israele, che di punto in bianco si sostituisce alla IAEA e al TNP, al diritto internazionale a suon di bombe, sa bene queste cose. E comunque da che pulpito: Israele non ha mai sottoscritto il TNP (gli altri stati-canaglia come loro si contano sulle dita di una mano) perché “non vuole controlli” per “motivi di sicurezza“. Ed ha circa 150 ordigni termonucleari “mai dichiarati” e pronti all’uso.
7) La Russia, la Cina, la DPRK non aiuteranno mai l’Iran fornendo loro assistenza per sviluppare atomiche o addirittura dandogliele “chiavi in mano”; verrebbero beccate ALL’ISTANTE e sarebbero guai serissimi.
8 ) Anche se le installazioni nucleari iraniane sono state bombardate, non si tratta di esplosioni atomiche, ma di contaminazioni radioattive localizzate che sono davvero un piccolo problema rispetto a questo enorme casino.
Mi fermo qui.
Qualche volta sogno di aprire la TV e ascoltare un giornalista o un politico fare su questi argomenti un discorso sensato e privo di minchiate da ignoranti.
Esempio *per assurdo* di discorso “sionista”: “beh Israele vuole l’egemonia nell’area, è una potenza nucleare bellica, non tollera l’Iran, e ha deciso – vista l’impunità di cui gode, specie ultimamente – di infliggergli un’umiliazione cosmica, colpirlo nel loro punto di orgoglio, il loro programma nucleare. Che non è un pericolo: ma è dove abbiamo potuto dar loro una bella ridimensionata. Questo può portare all’escalation e alla guerra? Eccoci, siamo qua pronti. Siete solo chiacchiere e distintivo: chiunque ci dà un minimo fastidio, lo attacchiamo e lo facciamo a pezzi“.
Ecco. Nessun “erano a due settimane dall’aver la bomba“, “ci sentivamo minacciati“, “bombardiamo per la liberazione delle donne“…
Basta castronerie!
* docente di Radiation Protection, Tecnologie Nucleari, Storia dell’energia, Centrali nucleari al Politecnico di Torino, più volte componente delle missioni Onu di verifica del rispetto dei trattati di non proliferazione nucleare, indicato nella cinquina finale dei candidati al Premio Nobel per la Fisica nel 2015.
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Ida Cappetti
Grazie, professore!
Anna
Grazie, prof. Zucchetti!
Pasquale
Illuminante. Come al solito.
angelo
basta castronerie. facile a dirsi ma con i minestri che abbiamo. Comunque chiaro e tondo Professore. ricevuto.
Francesco
Professore buongiorno,
se è vera la notizia che l’Iran ha raggiunto tassi di arricchimento dell’urano pari al 60% e oltre, mi domando da ignorante in materia quale sarebbe lo scopo di questo arricchimento se, come pare che sia, basterebbero arricchiemnti notevolmente inferiori per un programma nucleare civile?
almar
Le precisazioni del prof. Zucchetti sono difficilmente contestabili, anzi non è possibile, ma io vorrei aprire un fronte di rottura nel conformismo sugli armamenti atomici citando, anche se non esattamente, quanto detto da Lucio Caracciolo in un intervento nella trasmissione di Lilly Gruber (https://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-14-06-2025-600524): ” in base a quale principio chi ha la bomba atomica pretende che un altro paese non la abbia?”. E’ una posizione che condivido pienamente, perché chi possiede l’atomica (e Israele ce l’ha, l’ha detto più di un ministro minacciando di usarla in Palestina) si fa forte della sua potenza per minacciare e prevaricare chi gli da fastidio. Il più forte, prima o poi, non resiste alla tentazione di intimidire ed assalire il suo debole avversario (magari in questo caso è da verificare), figuriamoci questo Israele!
Paolo
avrei diverse domande per il professore, mi limito alle seguenti considerazioni: l’ Iran ha 4 centrali nucleari attive (stando a Wikipedia), come è possibile essere sicuri che non produca armi basate su questa tecnologia? in una centrale nucleare avviene il medesimo processo – la fissione del nucleo – che fa funzionare la bomba atomica. l’ unica differenza tra la centrale elettrica e la bomba è che nella centrale la fissione avviene in maniera graduale e controllata, mentre nell’ ordigno il processo è istantaneo e quindi esplosivo. quindi non c’è dubbio che l’ Iran possa fabbricare ordigni nucleari, anche perché è una tecnologia che risale al secolo scorso.
altra precisazione: le bombe a fusione (termonucleari) sono innescate dalla fissione, necessaria a generare i milioni di gradi necessari per fondere l’ idrogeno, quindi il processo è solo fissione-fusione, e non fusione-fissionel-fusione, come invece ha scritto.il prof (sarebbe impossibile iniziare la detonazione con la fusione).
Giovanni
Il tragico “balletto” della farsa occidentale ha la sua (in) “naturale” sintesi nel kriminale sionista. L’ Ue, come al solito, e’ supina e silente e, guidata, dalla carogna Ursula, corre al riarmo contro la Russia.
La follia dei potenti sta preparando la “guerra globale”…
Alfredo
Leggo in questi giorni – da buoni e cattivi – castronerie a branchi. Sterminati branchi di castronerie.
Proviamo a smentirle, non si sa mai che uno su un milione capisca in quale oceano di bullshit lo stanno affogando.
C’è una classifichina internazionale piena di stranieri, perché in Italia – essendo un paese di servi asservito agli USA – pochi *tecnologi* se ne occupano.
Ottimi argomenti per diffidare delle argomentazioni del professore. Avere alleati significa quindi essere servi?
Insomma forse buoni argomenti per chi cerca di capire la ragione e il torto. Ma questo tenore di argomentazione è un esplicito invito a diffidare.
L’URSS discettava sempre di pace, ma distrusse l’economia dei suoi cittadini (o sudditi?) dissipando tutte le proprie risorse in armi fino alla rovina e alla dissoluzione. E l’Iran che cosa sta facendo? Quante risorse spende per armare Hamas. Hezbollah e Houti per combattere Israele? Non ha propio nulla a che fare con il pogrom del 7 ottobre 2023? Perché non sospettare che stia lavorando alla distruzione di Israele anche con l’ordigno atomico?
Considerato il sito, dubito che il mio commento sarà pubblicato e comunque, non si sa mai, che anche a sinistra si accetti ancora qualche critica. Sono stato per 30 anni membro del PCI e in quei tempi si discuteva di tutto.
Redazione Contropiano
accettiamo le critiche, specie quando dimostrano involontariamente che siamo nel giusto…
Anna
Niente di peggio dei “compagni” pentiti. Purtroppo ce ne sono molti. E scrivono anche su quotidiani
Salvo
Professore sono convinto di quello che dice. Ma se i controlli sono così stringenti come ha fatto la Corea del Nord avere l’atomica?
Grazie in anticipo per la risposta.
Lucrezia Abbrescia
Pur non essendo un’esperta, ma appassionata di politica, trovo molto ma molto interessante e giusto quello che scrive.
Sempre pensato circa la propaganda e la follia di Nethanyau e dei suoi amichetti occidentali.
carlo comazzetto
grazie ing., purtroppo siamo governati da dementi psicopatici affetti da sindrome di delirio di onnipotenza (si credono illuminati,ma sono fulminati) e questo fa’ paura.
Ta
Visto i risultati, Alfredo, quei trent’anni ti conveniva passarli a guardare le partite in TV…
Anna
risposta per Salvo: vedi articolo di Pino Arlacchi del 15 giugno su Lantidiplomatico
Raffaele.numo@alice.it
caro prof
non sono in grado di contestare il contenuto del suo intervento
cionondimeno sono colpito
dal tono assertivo e categorico delle sue affermazioni
dalle inutile automagnificazione del suo profilo per lo meno inutile in era web
ma soprattutto dal linguaggio sciatto greve e del tutto inadeguato da parte di uno scienziato e di un accademico.
Che delusione, professore!!
Redazione Roma
Colpito dai toni ma non dai contenuti. Che delusione caro lettore!!
Arash
raffaele numo
diciamo Che con IL bombardamento dell Iran da parte degli stati uniti si e creata Una rottura politica Di Patti Di stabilita’.
Una rottura Che ha sfiorato la apertural Di UN conflitto mondiale.
con quale tono si dovrebbe commentare UN rischio del genere ? Io Penso Che Sia stato fin troppo educator
comunque l evidenziare la propria competenza e necessario Visto Che Siamo gia reduci da ondate Di castronerie post coronavirus e la entita sionista egregiamente fa propaganda sul main stream .
fortunatamente esiste IL giornalismo Di controparte e I podcast Di autonomi e autorevoli fuori dalle grandi testate in Mano
Arash
bombardare l Iran Che e IL secondo produttore mondiale Di gas naturale e Quinto Di petrolio
e attaccare la Russia primo produttore mondiale Di gas
occupare da oltre 23 Anni l Iraq altro produttore Di petrolio mondiale Di cui SE ne riservano I diritti Di estrazione
Cosa fa collegare I ountini ? e’ IL petrolio e non l uranio l interesse nel Asia Centrale (siria inclusa e Azerbaijan)