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Il governo dice che “tiene”

Nessun dettaglio sui temi più attesi: riforma fiscale, manovra finanziaria, verifica chiesta da Napolitano (il numero e le nomine dei “responsabili un tanto al chilo” configurano in effetti uan maggioranza diversa da quella elettorale, che comprendeva Fini – ora fuori – e non certo Scilipoti, eletto con Di Pietro).

Solo rassicurazioni verbali che vorrebbero dar l’idea di una “coesione” indifferente ai risultati delle amministrative e alla possibile vittoria dei referendum, domenica e lunedì. Nessuna dichiarazione – per ora – nemmeno da parte della Lega, sempre in bilico tra difesa fino alla morte di questo governo e morte di questo governo peer salvare se stessa.

Lapidario il commento di un vecchio democristiano come Beppe Pisanu, dato da mesi in azione per organizzare un “gruppo” interno dissidente e sulla via dell’uscita dal pdl: «La maggioranza che c’è in Parlamento è legittimata dal voto popolare per cinque anni di legislatura. Dunque, se la maggioranza tiene Alfano ha perfettamente ragione». Se tiene…

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