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Peones scatenati: spezziamogli le reni

 

Florilegio dell’indignazione di alcuni noti e altri ignoti che sperano in una citazione. Meritano di essere accontentati. Vanna (consigliere regionale toscano, Lega nord): Battisti fortunato, se fossimo in Israele «il Mossad sarebbe stato ad aspettarlo fuori dal Tribunale». Lehner (deputato, Responsabili): «Esorto gli italiani a dirigersi su altri lidi erotici, tagliando milioni di euro a una nazione disgraziata, visto che è governata da una ex terrorista tale e quale Battisti», il Viminale e la Farnesina «spero vorranno schedare come possibili complici di Battisti i nominativi dei connazionali che da oggi prenoteranno viaggi in Brasile. Mi auguro che nessuna squadra italiana acquisti più calciatori brasiliani». Razza (La Destra): «Una democrazia dignitosa ed efficiente risolverebbe il caso Battisti affidandosi ai Gis» (i gruppi d’intervento speciali dei carabinieri). Riva destra (?): «Il capo del nostro governo tiri fuori gli attributi e mandi i reparti speciali a prendere Cesare Battisti». Bruno Berardi (presidente Domus Civitas, esponente Fiamma tricolore, figlio di un poliziotto ucciso dalle Br): «Insisto nel suggerire di boicottare i prodotti brasiliani, i loro calciatori e le loro ballerine e soubrette». Marelli e Colla (consiglieri regionali lombardi Lega nord): «Una triste vittoria morale per chi ha sempre difeso i terroristi rossi, come il compagno avvocato Pisapia». Calderoli (Lega nord, ministro): «Boicottare i mondiali di calcio». De Romanis (consigliere regionale Lazio, Pdl): «Passare immediatamente ai fatti, anche compromettendo accordi commerciali e diplomatici». Muscardini (eurodeputata, Fli): «Sospendere gli accordi che riguardano il Brasile» nei negoziati con il Mercosur». Bodega (senatore, Lega nord): «Reagire anche boicottando il settore turistico ed economico del Brasile». Malcotti (assessore Regione Lazio, Pdl): «Corresponsabilità morale di una certa sinistra intellettualoide che si compiace di coccolare gli ex-terroristi». Maccari (Coisp, sindacato indipendente di polizia): mettere il Brasile «che a questo punto stentiamo a definire un paese civile, davanti alle sue responsabilità chiedendo alle imprese italiane di ritirare i loro interessi economici e cancellando questo paese dalle mete ambite dai turisti italiani». Mussolini (deputata, Pdl): «Occorre far pagare al Brasile questo sconcio, questa vergogna. Castelli (viceministro, Lega nord): «Vedrei favorevolmente qualche forma di boicottaggio». La Russa (ministro, Pdl): «Nulla resterà intentato». Frattini (ministro, Pdl): se Battisti circolerà indisturbato sulla spiaggia di Bahia «sarebbe una vergogna».
da “il manifesto” del 10 giugno 2011

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1 Commento


  • antonio casolaro

    sono pienamente d’accordo con quello che hanno detto i politici nazionali e locali sulla imperdonabile decisione assunta dal Brasile su Battisti.
    Dalle parole bisogna passare ai fatti. Bisogna spezzare le reni al Brasile e l’unico modo per farlo è dichiarargli la guerra.
    E allora mobilitazione generale con alla testa i politici infuriati ed indignati.
    Fuori le p….e al grido armiamoci e andate adunata a piazza Venezia.
    antonio – caserta

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