All’interno del carcere torinese delle Vallette martedì scorso quattro attivisti No Tav arrestati durante la maxi retata del 26 gennaio per le giornate di lotta dell’estate scorsa hanno protestato attivamente contro la cancellazione delle ore di “socialità” concesse dall’amministrazione penitenziaria. Una punizione aggiuntiva rispetto ad una carcerazione incomprensibile vista l’entità delle accuse rivolte contro gli arrestati, alcuni dei quali nei giorni scorsi sono tornati in libertà con l’obbligo di firma o sono stati messi agli arresti domiciliari – Federico Guido e Zeno Rocca – a causa proprio dell’inconsistenza dell’impianto accusatorio.
La vendetta per la protesta di martedì, che aveva avuto una vasta eco, non si è fatta attendere: i detenuti che avevano protestato sono stati tutti trasferiti. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate in questi giorni dai quotidiani locali, numerose carceri del paese non vorrebbero ‘ospitare’ gli attivisti no Tav, per paura di grane e per timore che possano diventare punto di riferimento anche per altri detenuti.
Comunque uno di loro, Tobia Imperato, è stato immediatamente trasferito nel carcere di Cuneo. Poi Luca Cientanni è stato trasferito nel carcere di Ivrea. E nelle ultime ore altri tre No Tav sono stati trasferiti per punizione in altri istituti penitenziari del Piemonte: Matteo Grieco – Mambo – nel carcere di Alessandria, Giorgio Rossetto è stato portato in quello di Saluzzo, Jacopo Bindi è ad Alba
Intanto dal carcere giungono notizie non buone su Gabriela Avossa, le cui condizioni di detenzione sono particolarmente dure: è rinchiusa in una cella senza finestre e dorme in un letto pieno di pulci a quanto lei stessa ha raccontato.
Per domani, domenica, il movimento No Tav ha organizzato una sorta di presidio itinerante sotto tutte le carceri piemontesi dove sono stati rinchiusi i compagni e le compagne arrestate: si parte alle 14 da Ivrea per arrivare a Torino in serata, passando per Saluzzo, Cuneo, Alba e Alessandria. Nonostante neve e maltempo.
Intanto ieri sera il collettivo di hacker-attivisti che si firma Anonymous ha bloccato il sito del carcere torinese delle Vallette, in solidarietà proprio con i No Tav, postando sulla home page un proprio comunicato nel quale si condannano«i trattamenti che vengono riservati ai nostri Compagni reclusi».
Confermata la manifestazione nazionale No Tav del 25 febbraio da Bussoleno a Susa, che al centro avrà anche la parola d’ordine della liberazione di tutti gli arrestati.
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